In this July 19, 2011 photo, Indian army soldiers return from the border posts to the Siachen base camp, in Indian Kashmir on the border with Pakistan. The nuclear-armed South Asian nations have competing territorial claims to Siachen, often dubbed the world's highest battlefield, and troops have been locked in a standoff there at an altitude of up to 20,000 feet (6,100-meter) since 1984, when Indian forces occupied the glacier. Indian and Pakistani foreign secretaries held talks Tuesday against the backdrop of a recent terror attack that killed 20 people in India's financial capital, ahead of the countries' foreign ministers meet Wednesday. (AP Photo/Channi Anand)

Il ghiacciaio militarizzato di Siachen

Fotografie dallo Siachen, in Kashmir, un tempo territorio di guerra e ancora oggi conteso tra India e Pakistan, che mercoledì hanno riaperto i colloqui di pace

Il ghiacciaio di Siachen si trova in Kashmir ed è il secondo più grande al mondo nelle zone non polari: è largo 70 chilometri e si trova tra le montagne del Karakorum, un gruppo montuoso dell’Himalaya, a seimila metri di altezza. Dal 1984 sia l’India che il Pakistan mantengono dei presidi militari nella zona. Proprio dal 1984 al 1987 nello Siachen India e Pakistan si sono affrontate in una guerra: l’India ebbe la meglio, conquistò il ghiacciaio e costrinse il Pakistan a ritirarsi a ovest di Saltoro Ridge. Sia l’India che il Pakistan hanno espresso più volte la volontà di smilitarizzare la regione a causa degli alti costi di mantenimento delle truppe in un territorio decisamente inospitale, ma nel 1999 il Pakistan ha fatto un’incursione nello Siachen e l’India ha deciso che si ritirerà soltanto quando il Pakistan avrà riconosciuto ufficialmente l’attuale confine.

Intanto mercoledì il ministro degli Esteri indiano SM Krishna e il suo corrispettivo pakistano Hina Rabbani Khar si sono incontrati a New Delhi per riaprire i colloqui di pace tra India e Pakistan. I negoziati erano stati interrotti nel 2008 in seguito agli attentati di Mumbai a opera di dieci terroristi pakistani. Gli attentati uccisero 166 persone. Gli incontri, che erano stati programmati a febbraio, si svolgono a due settimane da tre attentati a Mumbai che hanno ucciso venti persone; in quell’occasione il Pakistan ha sùbito condannato l’attacco e l’India si è trattenuta dall’attribuire la responsabilità al Pakistan. Tra le decisioni prese nel corso del vertice c’è anche quella di raddoppiare gli scambi commerciali in Kashmir.

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