La già tormentatissima vicenda della politica belga – che non sa formare un governo da ormai più di un anno – si è arricchita ieri di un altro scenario sconvolgente (dopo quello citato da anni della secessione) evocato stavolta dalla Francia. Marine Le Pen, figlia di Jean Marie Le Pen e leader del Fronte Nazionale, il partito dell’estrema destra francese, ha detto che se la Vallonia francese non riuscisse a trovare un accordo con le Fiandre potrebbe chiedere di essere annessa alla Francia.
«La situazione politica del Belgio è destinata a peggiorare», si legge nel comunicato diffuso da Le Pen «e ha lasciato valloni e fiamminghi in una situazione di terribile incertezza. Siamo tutti preoccupati per questa situazione e in questo giorno in cui il Belgio celebra la sua festa nazionale, è responsabilità della Francia e dei francesi tendere una mano verso i Valloni. Se il Belgio si separerà, se i fiamminghi dichiareranno l’indipendenza, cosa che sembra sempre più probabile, la Repubblica francese farebbe bene ad accogliere i valloni». Benché la dichiarazione suoni una boutade, in questo momento in cui le quotazioni elettorali di Marine Le Pen sono in grande ascesa e la crisi belga ogni giorno più oscura, potrebbe diventare un nuovo elemento di disordine.
Da tredici mesi il Belgio è in attesa che valloni e fiamminghi si mettano d’accordo per formare un nuovo governo, e la storia è diventata ormai nota e persino derisa in tutto il mondo. Il risultato elettorale a metà giugno 2010 ha portato a una interminabile fase di stallo istituzionale che mediatori, politici e politologi non sono ancora riusciti a superare: nel nord hanno vinto gli autonomisti della Nuova Alleanza Fiamminga (Nieuw-Vlaamse Alliantie, N-VA) di Bart De Wever, mentre il sud ha visto l’affermazione dei francofoni del Partito Socialista guidato da Elio Di Rupo. I due partiti non riescono a mettersi d’accordo e si discute molto da tempo se il Belgio ne rischi la scissione o se questo trascinarsi non dimostri la forza di un paese nel sapersi autogovernare.
– Tutti gli articoli del Post sul Belgio
Continua sul Post