Sean Christie era l’uomo a passeggio con il proprio cane e ha raccontato che quel 26 settembre si trovava nella zona e avvistò Heselden in lontananza con un prototipo di un nuovo Segway. Christie notò che l’uomo stava indietreggiando e immaginò fosse un gesto di cortesia per farlo passare con il suo cane lungo lo stretto sentiero. Poco dopo, però, Heselden sparì dalla sua vista, Christie si avvicinò e vide l’uomo riverso a terra lungo il fiume.
Secondo il medico legale David Hinchcliff, che conosceva Heselden, la ricostruzione dell’incidente è plausibile: «Penso sia probabile, direi che era tipico di Jimi e di come era fatto, si fermò e aspettò come un atto di cortesia per consentire a Christie di avere più spazio. Facendo questo cercò di fare retromarcia col Segway e si mise nei guai».
Dopo l’incidente il monopattino fu controllato per verificare se non avesse funzionato bene o se avesse subito manomissioni. I test diedero esito negativo e questo rende più probabile l’ipotesi di un incidente dovuto a una goffa manovra.
Heselden morì a 62 anni dopo aver messo insieme buona parte del proprio patrimonio attraverso la costruzione e la vendita di strumentazioni e dispositivi per l’esercito. Fino agli anni Ottanta, lavorò per una società mineraria e decise poi di mettere a frutto le proprie conoscenze nel campo della geologia per nuovi sistemi di difesa e attacco per uso militare. La sua società, la Hesco, ottenne numerose commissioni da parte dell’esercito britannico, dal Pentagono e dalla NATO. A gennaio dello scorso anno aveva deciso di acquisire la società americana che produce i Segway.
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