Il Corriere della Sera pubblica oggi questa lettera di Serena Dandini, conduttrice del programma televisivo Parla con me, in onda su Raitre. Finora.
Jaafate o Gnaafate? Ovvero Tornate in onda la prossima stagione o no? Questa è la domanda che si sentono porre svariati conduttori e giornalisti Rai in questo periodo. L’inquietante interrogativo viene declinato in vari dialetti e in tutte le latitudini dell’italico stivale. È avvenuto anche la scorsa stagione e quella precedente e quella prima ancora e anche prima e prima…
A Roma e provincia il quesito a volte si sintetizza in un più confidenziale: «Ve la fanno fa’?» (sottinteso la trasmissione). Frase che nasconde un chiaro riferimento a forze superiori che ormai tutti danno per scontate, poteri che alitano sulle decisioni delle alte sfere televisive, inutile ricordare che questo sarebbe impensabile nell’austera «Bbc» o nel libero mercato dei media americani o in qualunque altro network del mondo conosciuto, ma noi ormai ci siamo abituati a tutto, non ci spaventa neanche che una importante dirigente del marketing Rai spifferi in anteprima la programmazione alla concorrenza per farla vincere meglio e oscurare le trasmissioni scomode o sgradite al manovratore. Roba da far drizzare i capelli ad un calvo. Ah dimenticavo, la signora in questione era una ex-dipendente del presidente del Consiglio, ora deputata del Pdl! «Embè che c’e»? Risuonava saggiamente il ritornello della celebre canzone «Una zebra a pois».
Questa bizzarra e oscura situazione della tv pubblica italiana si è trasformata in una lotteria nazionale, ci si chiede se permetteranno alla Gabanelli di fare il lavoro per cui tutti l’apprezzano; se Santoro potrà tornare a fare Annozero a costo zero. Saviano ormai è fuori, questo è sicuro, ma Fazio è ancora a «bagno maria» e forse resterà, della serie… «Vieni via con me di qua o di la?!». La Rai si è trasformata in un Bingo, ci si affida alla fortuna, al caso, qualcuno cerca di interpretare i fondi di caffè o le previsioni astrologiche studiando gli ascendenti e le case astrali dei vari conduttori, purtroppo non c’è più nessuno che sia in grado di leggere il futuro dalle interiora degli uccelli come facevano una volta gli aruspici.
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