La procura chiede il rinvio a giudizio di Fede, Mora e Minetti

Ora il giudice per l'udienza preliminare dovrà decidere se accogliere o no la richiesta

La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora accusati di induzione e favoreggiamento alla prostituzione minorile nel caso Ruby.

La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio di Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede accusati p a vario titolo di induzione e favoreggiamento alla prostituzione, anche minorile, in relazione al cosiddetto «caso Ruby». I pm che indagano sulla vicenda hanno dunque deciso di inviare la richiesta al gup Maria Grazia Domanico.

Nicole Minetti, accusata insieme a Mora e Fede di avere indotto alla prostituzione 32 ragazze maggiorenni alle feste di Arcore e la minorenne Karima El Mahroug, in arte «Ruby rubacuori», ha deciso di cambiare legale, l’avvocato Daria Pesce, per affidarsi a un avvocato di Rimini, che la difenderà con la collaborazione del professore Piermaria Corso. La consigliera regionale lombarda del Pdl, infatti, non sarebbe stata soddisfatta della linea difensiva scelta dall’avvocato Pesce e, in particolare, non avrebbe giudicato positivamente alcune affermazioni rilasciate ai media dal legale.

Nei giorni scorsi i legali di Emilio Fede avevano invece chiesto l’archiviazione del caso per una serie di errori da parte dei pm, tra cui la presunta confusione di utenze telefoniche che avrebbe portato a scambiare, in alcuni atti, il numero di cellulare dell’impresario con quello del giornalista. Su questa questione il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati ha spiegato che l’errore di trascrizione di un’utenza telefonica, era «contenuto in un documento di lavoro, mentre nell’informativa finale il numero è esatto e su questo abbiamo lavorato».

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