Roberto Galullo sul Sole 24 Ore di oggi racconta di un corposo filone di introiti per la criminalità organizzata: le slot machine collocate negli esercizi commerciali e funzionanti senza essere collegate alla rete telematica.
Nelle scorse settimane la Direzione investigativa antimafia ha battuto a tappeto molti bar piemontesi in odore di copertura di capitali mafiosi, alla ricerca delle slot machine scollegate dalla rete telematica gestita dalla Sogei. È solo l’ennesima battuta di “caccia” degli investigatori alla ricerca del nuovo filone d’oro delle mafie: scommesse e gioco illecito online. Una battuta in cui caccia anche la Guardia di finanza: lo scorso anno ha riscontrato 6.095 violazioni, sequestrato 3.746 videogiochi, chiuso 1.918 punti di raccolta scommesse e sequestrato oltre 2 milioni.
Gocce nell’oceano, ma lo Stato si attrezza per reggere l’urto. A disposizione dello Scico, il Servizio centrale d’investigazione sulla criminalità organizzata della Gdf e delle articolazioni territoriali dei Monopoli di Stato, è stata ora messa a disposizione una banca dati che consente il monitoraggio online di anomalie gestionali dei giochi, sintomatiche di un possibile utilizzo di sistemi fraudolenti di occultamento dell’effettiva raccolta degli apparecchi.
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