Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha accettato ieri sera le dimissioni in blocco del primo ministro Francois Fillon e dell’intero governo. Le dimissioni sono la prima tappa di un atteso rimpasto di governo, in vista delle elezioni presidenziali del 2012. Sarkozy nominerà un nuovo primo ministro e un nuovo governo oggi stesso. Con questo rimpasto, Sarkozy tenta di rivitalizzare la sua attività di governo, messa a rischio dalla pesante sconfitta subita dal suo partito alle elezioni regionali dello scorso marzo, e la base dei suoi elettori.
Le Monde propone alcune anticipazioni sulle persone che faranno parte del nuovo governo. Francois Fillon dovrebbe rimanere primo ministro. Claude Guéant rimarrà segretario generale dell’Eliseo; Brice Hortefeux dovrebbe restare ministro dell’interno. Dovrebbero entrare nel governo Jeannette Bougrab, trentasettenne di origini algerine; Michéle Alliot-Marie dovrebbe sostituire Bernard Kouchner al ministero degli affari esteri. La notizia più importante dovrebbe essere l’ingresso al governo di Alain Juppé, politico di lungo corso, leader dell’UMP e sindaco di Bordeaux, che dovrebbe occupare il ministero della difesa.
La Francia è una repubblica semipresidenziale. Questo vuol dire che il presidente, eletto a suffragio universale, non è sfiduciabile, ma è titolare del potere esecutivo insieme al primo ministro, da lui nominato e che deve ottenere la fiducia del Parlamento, l’Assemblea Nazionale. Il presidente ha il potere di sciogliere l’Assemblea e rimuovere il governo, mentre il Parlamento non può invece sostituire il presidente.
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