“Ci sono sempre implicazioni da brivido nelle minacce terroristiche contro il territorio americano, ma le imminenti elezioni di metà mandato aggiungono uno strato di complessità alla risposta dell’amministrazione Obama”, scrive Newsweek a proposito della giornata di allarme di ieri sui pacchi bomba diretti a Chicago dallo Yemen, analizzando le risposte politiche e le conseguenze possibili sui risultati elettorali.
Secondo Newsweek la scelta di informare pubblicamente la nazione a strettissimo giro (Obama era stato avvisato degli eventi la sera prima alle dieci e mezza, esattamente 24 ore prima del suo annuncio), quando le informazioni che circolavano erano ancora molto confuse, è stata la conseguenza delle critiche ricevute dal Presidente quando lo scorso Natale – si trovava in vacanza alle Hawaii – era sembrato non essere sufficientemente presente e visibile nei giorni successivi allo sventato attentato a un aereo in atterraggio a Detroit. “Il profilo di Obama come Comandante in Capo ne è uscito accresciuto”, scrive il Wall Street Journal.
In queste occasioni si riflette sempre sul potenziale vantaggio ottenuto dalle candidature di governo di fronte a una situazione di paura e allarme in cui i cittadini si rivolgono alla sicurezza dello status quo e del potere piuttosto che a un cambiamento. Si dice che alle elezioni del 2004 George Bush sia stato molto aiutato nella rielezione dalla diffusione – nel weekend precedente al voto – di un minaccioso messaggio registrato di Osama bin Laden, con il ricordo dell’11 settembre molto più fresco e pauroso di quanto non sia però oggi. Le priorità degli elettori americani risultano cambiate, secondo i sondaggi, con l’economia tornata in primissimo piano.
E a una domanda dei giornalisti su come la giornata di ieri abbia a che fare con la vigilia elettorale, il portavoce della casa Bianca Robert Gibbs ha negato che Barack Obama abbia intenzione di modificare i suoi programmi elettorali (il Presidente ha lasciato i suoi consulenti a rispondere ai giornalisti ed è volato per un comizio in Virginia). “Non c’è un giorno in cui abbassiamo la guardia, neanche se è il giorno delle elezioni”, ha detto il consigliere per la Sicurezza Nazionale John Brennan.
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