Per chi scrive Julian Assange

Il fondatore di Wikileaks sarà un editorialista del tabloid svedese Aftonbladet

Julian Assange è l’eccentrico australiano fondatore di Wikileaks, il sito che pubblica materiale riservato diventato celebre in tutto il mondo soprattutto con i suoi due ultimi scoop, il video dell’attacco indiscriminato di un elicottero statunitense a Baghdad in cui sono stati uccisi diversi civili, e i 90.000 e passa rapporti segreti dell’esercito americano in guerra in Afghanistan.

Se inizialmente il lavoro del sito è stato accolto positivamente da una buona parte dell’opinione pubblica, ultimamente su Wikileaks sono piovute diverse critiche anche da chi prima lo sosteneva a spada tratta. Diverse ong, tra cui Amnesty International e poi Reporter senza frontiere, hanno duramente attaccato Julian Assange per le modalità con cui ha scelto di pubblicare i rapporti afghani, non censurando i nomi dei civili afghani e mettendoli quindi potenzialmente in pericolo.

Mentre diversi giornali danno consigli a Wikileaks su come usare in maniera sana ed equilibrata il suo potere, Julian Assange ha preso una decisione che sta facendo di nuovo discutere. Il fondatore di Wikileaks scriverà infatti un editoriale bimestrale per Aftonbladet, un tabloid svedese di sinistra che l’anno scorso fu al centro di una polemica per un articolo da cui scaturì un incidente diplomatico tra Svezia e Israele. Scrive Foreign Policy:

Questa decisione non aiuterà la credibilità di Julian Assange. […] Non sembra saggio associare il nome Wikileaks a un giornale conosciuto a livello internazionale per un articolo ampiamente screditato sui soldati israeliani che avrebbero prelevato organi dai palestinesi.

L’articolo rilanciava una vecchia leggenda metropolitana raccontando di palestinesi uccisi dagli israeliani al solo scopo di rubare loro gli organi, e lo faceva senza presentare prove ma solo pettegolezzi e cose sentite dire in giro. Il governo israeliano si arrabbiò e chiese le scuse ufficiali da parte del governo svedese, che però le negò. La crisi diplomatica durò diversi giorni: Aftonbladet fu molto criticato in Svezia e nel resto del mondo – lo stesso direttore del giornale ammise che non c’era alcuna prova a sostegno della tesi dell’articolo — ma il governo svedese si rifiutò ripetutamente di chiedere scusa per il contenuto dell’articolo.

Oltre all’articolo in questione, Aftonbladet è stato più volte criticato per presunto antisemitismo. Per Ahlmark, ex vice primo ministro svedese e fondatore della Commissione Svedese Contro l’Antisemitismo, ha scritto che

«Aftonbladet è di certo uno dei peggiori grandi quotidiani sia quando si tratta di suonare le corde dell’antisemitismo, sia quando si tratta di negare di averlo fatto.»

Il direttore del giornale svedese, Jan Helin, ha dichiarato che Aftonbladet aiuterà Wikileaks a prendere una licenza editoriale in Svezia, dandole protezione giuridica in uno dei paesi del mondo che protegge di più i giornalisti e la libertà di stampa.

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