La mitica Trabant, la macchina simbolo della Germania dell’est, sta scomparendo per sempre. Il numero di veicoli in circolazione è passato da circa un milione a soli 35.000. Lo Spiegel ne ripercorre il declino a partire dalla caduta del muro di Berlino nel 1989.
Subito dopo la caduta del muro, gli abitanti della Germania dell’est decisero che ne avevano abbastanza: tutti volevano una macchina occidentale. Non molto tempo dopo però, la piccola macchina di plastica con il suo motore a due tempi divenne un oggetto di culto tra i gruppi di appassionati di auto d’epoca e tra quelli contagiati dalla cosiddetta Ostalgie (la nostalgia per lo stile di vita della DDR raccontata magistralmente dal film Goodbye Lenin, ndr).
La Trabant continua comunque ad essere considerata un simbolo importante della storia della Germania, e una notevole attrazione turistica. Trabi Safari – un’azienda che noleggia le Trabant a Berlino, Dresda e Potsdam – ne possiede oltre novanta e per poterle usare deve aggiungere una componente speciale al motore per essere in regola con gli standard contro le emissioni di carbonio vigenti nelle città. L’azienda riesce a star dietro alla manutenzione rifornendosi da una fabbrica ungherese che ancora produce alcuni dei suoi componenti.
Nonostante siano ormai di fatto una rarità, le Trabant sono ancora molo economiche e si possono comprare online anche per 1000 euro. Ma secondo lo Spiegel, tra poco potrebbero anche esserci dei nuovi modelli. IndiKar, un’azienda che produce auto vicino a Zwickau, spera di riuscire a darle una nuova vita. L’anno scorso ha rivelato un piano che prevede di immettere nel mercato già nel 2012 un nuovo modello con motore elettrico. Intanto, il ricordo della Trabant resiste anche grazie ad alcune barzellette che sono rimaste nella cultura popolare tedesca. Una delle più famose dice, “Chi sono i più grandi pensatori tedeschi? Quelli che guidano le Trabant: pensano di guidare una macchina”.
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