L’assemblea nazionale francese approva la legge contro il burqa

L'opposizione esce dall'aula per protesta, la legge ora aspetta solo il voto finale del senato

L’Assemblea nazionale francese – la camera bassa – ha approvato questo pomeriggio la legge che vieta ai cittadini di indossare in pubblico il burqa e il velo integrale, con 336 voti favorevoli e un solo voto contrario. Assenti i parlamentari del partito socialista, che non hanno partecipato al voto in segno di protesta. L’unico esponente dell’opposizione ad aver partecipato al voto è stato il comunista Andre Gerin, presidente della commissione di inchiesta sul velo integrale, che si è espresso a favore della norma. A questo punto la palla passa al senato, dove la legge sarà discussa a settembre.

Il presidente francese Nicolas Sarkozy e le forze di centrodestra hanno investito molto su questa norma, e la loro maggioranza parlamentare esclude la possibilità di sorprese al senato: quello che non è ancora certo è cosa succederà quando la legge sarà definitivamente approvata. Le associazioni musulmane ribadiscono da mesi che l’islam non obbliga le donne a indossare il velo, e temono che questa offensiva legislativa possa finire con lo stigmatizzare genericamente lo stile di vita dei musulmani.

La Francia ha la popolazione musulmana più grande d’Europa: almeno cinque milioni di cittadini sui sessantaquattro totali. I difensori della legge sostengono che il velo è simbolo di oppressione e sottomissione delle donne. Il governo francese sostiene di voler perseguire, con questa legge, un percorso di integrazione efficace e proficuo, per evitare che l’emarginazione e la ghettizzazione di intere comunità possa portare a tensioni e rivolte come quelle esplose in diverse periferie nel 2005.

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