Le immagini delle telecamere
Ci sono due registrazioni interessanti per la polizia. Una mostra la Nissan Pathfinder attraversare Times Square diretta verso il luogo dove verrà parcheggiata e abbandonata. Nell’altra, un uomo bianco sulla quarantina si allontana dallo stesso luogo guardandosi le spalle e togliendosi una camicia scura per riporla in una borsa.
L’esplosivo
Stando alle dichiarazioni del portavoce della polizia, uno scoppio avrebbe probabilmente provocato un incendio e dei feriti, forse dei morti, vetri infranti: ma non sarebbe stato in grado di generare dei crolli degli edifici. La polvere prima non identificata era un fertilizzante non esplosivo. Il resto del materiale – propano, fuochi d’artificio – può essere stato acquistato in negozi di materali comuni. Le micce, secondo la polizia, sono state accese ma non sono esplose, generando invece il principio di incendio e il fumo che hanno fatto dare l’allarme.
Fine dell’allarme
Le autorità hanno dichiarato che non ci sono ragioni per temere ulteriori minacce immediate alla città. Times Square, i negozi e i teatri sono tornati alla piena normalità.
Le indagini sull’auto
Le targhe della Nissan appartenevano a un pickup Ford nero: il proprietario ha dichiarato di averlo ceduto a un negozio di autoricambi del Connecticut, dove la polizia lo ha recuperato e sequestrato. Il numero di matricola della Nissan ha permesso invece di risalire al suo proprietario, di cui però non è stata comunicata l’identità.
Le piste
Al momento non c’è nessuna ipotesi sostanziata sulle ragioni dell’attentato. La rivendicazione pakistana di ieri non ha ragioni di conferma e proviene da un gruppo che si è attribuito falsamente altri attacchi in passato. La polizia non ha escluso l’illazione che l’attentato possa avere a che fare con le recenti minacce nei confronti della serie “South Park”, illazione generata dalla prossimità della sede di Viacom, la società che possiede la rete televisiva Comedy Central.