Cosa si dice di iPhone X

Apple lo ha presentato come “il futuro degli smartphone”: esce oggi, costa più di ogni altro iPhone e chi lo ha provato dice che è davvero un nuovo telefono; ma dovete essere quel tipo di persona

iPhone X è disponibile in Italia dal 3 novembre. Ha un design rinnovato, e la prima, evidente novità è lo schermo OLED da 5,8 pollici che occupa (quasi) tutta la parte frontale del telefono: pur essendo un telefono più piccolo dell’iPhone 8 Plus, ha uno schermo più grande. Ha una doppia fotocamera e un sensore di riconoscimento facciale (FaceID) al posto di quello delle impronte digitali, ma non un tasto fisico “Home”. Tutte le caratteristiche tecniche, in ogni caso, sono spiegate bene qui.

iPhone X è un modello completamente nuovo, su cui Apple ha investito molto: non lo ha solo presentato come il nuovo iPhone che esce a dieci anni dal primo modello, ma come il miglior smartphone al mondo, “il futuro degli smartphone”. Non è detto che lo sia, ovviamente, ma il suo prezzo va letto in questo contesto, e bisogna paragonarlo al costo della “miglior macchina del mondo”, della “miglior cravatta del mondo” o del “miglior phon del mondo” rispetto alle versioni più comuni di questi prodotti: iPhone X costa 1.189 euro in Italia e 999 dollari negli Stati Uniti, il che lo rende l’iPhone più costoso di sempre.

Negli ultimi giorni i principali siti internazionali di tecnologia hanno pubblicato le loro recensioni di iPhone X, e c’è stato un certo accordo tra i giornalisti che le hanno scritte: iPhone X è il migliore iPhone mai prodotto e vale i soldi che costa. Ma l’impressione è che sia perfino troppo, per la maggior parte degli utenti, e che la sua tecnologia, a differenza di quella dei primi iPhone, non sia poi così futuristica e non semplifichi così tanto la vita degli utenti. Ci sono comunque molte cose di cui sono quasi tutti entusiasti: FaceID, su cui c’erano molte perplessità, funziona perlopiù bene; la fotocamera è eccezionale; lo schermo è molto buono; e le dimensioni sono ottime. Il “notch”, cioè la banda nera in alto con tutti i sensori, è brutto: richiede un po’ di tempo per farci l’abitudine.

Sul New York Times, Brian X. Chen ha scritto che iPhone X è «in anticipo sui suoi tempi», e che forse molti potrebbero non essere pronti: dice infatti che è eccezionale per chi vuole avere la fotocamera più bella nello smartphone più compatto. È il telefono perfetto per «gli impallinati di tecnologia e i fotografi ossessivi», scrive, mentre gli altri dovrebbero aspettare a comprarlo, o orientarsi verso uno smartphone più economico. Secondo Chen, abituarsi all’assenza del tasto fisico “Home” non è facile, almeno all’inizio, soprattutto per fare operazioni come aprire la schermata per passare da un’app all’altra: prima bastava cliccare due volte sul tasto, ora bisogna fare uno “swipe” dal basso verso l’altro e tenere fermo il dito per un secondo. Non sempre facile.

Secondo Chen, iPhone X è diverso dai precedenti modelli anche perché prima potevano essere usati da chiunque, senza leggere un manuale d’istruzioni. iPhone X invece è più complicato, secondo lui. Ma ci sono cose che lo rendono un gran telefono, che Chen definisce i “fattori wow”: la doppia fotocamera, che consente di scattare ritratti e primi piani artistici in cui lo sfondo è sfocato, ma che a differenza di iPhone 8 Plus non comportano un telefono massiccio e scomodo; e poi lo schermo a tecnologia OLED, che Chen ha preferito a quello del Samsung Galaxy Note 8, tra i principali concorrenti di iPhone X.

(Apple)

Sul FaceID, Chen ha spiegato che il sistema non ha riconosciuto la sua faccia in alcune rare circostanze, ma nella maggior parte dei casi ha funzionato. È un sistema più macchinoso e lento di quello a impronte digitali, secondo Chen, ma sul grande numero potrebbe far risparmiare tempo perché anche il Touch ID spesso non funzionava: in caso di dita bagnate o sporche, per esempio. «In termini di caratteristiche tecniche, iPhone X è il telefono più sbalorditivo che sia mai stato fatto. Vale i 999 dollari, ma non vuol dire che dovreste comprarlo».

Su The Verge, Nilay Patel ha scritto che guardando il telefono da vicino, e tenendolo in mano, si è trovato d’accordo con un suo collega che diceva che sembrava un rendering in 3D più che un telefono, per quanto era bello. Secondo lui è il terzo iPhone più bello di sempre, dopo il 4 e dopo il primo: ma quel buco nero nel display in alto, il “notch”, continua a turbarlo. Anche Patel ha apprezzato molto lo schermo OLED, che nonostante consenta di fare telefoni più sottili spesso non riesce a raggiungere la stessa naturalezza nei colori degli LCD: non in questo caso, dice Patel. Il buco nella parte superiore dello schermo, però, fa sì che non sia sfruttato interamente dalla maggior parte delle app, che non hanno ancora sviluppato un design che ne tenga conto e per ora preferiscono lasciare scura quella porzione di schermo.

(Apple)

Secondo Patel, la fotocamera principale è più o meno uguale a quella di iPhone 8, ma quella frontale è in grado di realizzare gli Animoji, cioè gli emoji animati: ed è la «funzione migliore di iPhone X». Su FaceID ha invece un giudizio simile a quello di Chen: funziona bene, la maggior parte delle volte, ma quelle poche volte che non funziona è una scocciatura. Funziona male soprattutto quando c’è molta luce del sole, e non funziona del tutto se si tiene iPhone nel modo sbagliato o troppo lontano: questo può richiedere di cambiare un po’ le proprie abitudini. Patel ha riflettuto sul fatto che, come nel caso della rimozione dell’ingresso per il jack per le cuffie, è un esempio di come Apple stia chiedendo alle persone di abituarsi ai suoi dispositivi, invece di cercare di fare la cosa opposta. In definitiva secondo Patel iPhone X è il migliore iPhone mai fatto, anche se ci vorrà ancora un po’ perché la parte software arrivi a valorizzare davvero quella hardware.

Anche David Pierce di Wired ha un’opinione simile a quella di Patel: iPhone X ha delle caratteristiche che lo rendono un telefono fenomenale, ma questo vale quando tutto funziona alla perfezione, cosa che non succede sempre. «Per ogni clic che leva di mezzo, X rende la vita più difficile costringendoti a piegarti un po’ per sbloccarlo. Per ogni momento di grande nitidezza che trasmette il grande schermo, c’è uno shock che ti riporta alla realtà per via di una app ottimizzata in modo orribile». Anche secondo Pierce lo schermo è molto bello, e secondo lui il buco nero in alto non è un grosso problema: visto che c’è, dice, Apple non dovrebbe dire che il telefono è “all-screen”, perché non lo è. Secondo Pierce, iPhone X porta all’estremo il concetto che differenzia iOS da Android, ossia la non personalizzazione del sistema operativo: lui fa le cose, e l’utente deve soltanto capire come fargliele fare.

Sulla fotocamera, Pierce ha riassunto il suo apprezzamento scrivendo: «iPhone è sostanzialmente una fotocamera che fa le chiamate». E il FaceID ha reagito ai test di Pierce come alla maggior parte degli altri: non ha funzionato in presenza di particolari occhiali da sole o cappelli, ma la maggior parte delle volte sì. Ma la sua presenza, ha fatto notare, vuole dire tra le altre cose che non si può più usare iPhone per scrivere messaggi di nascosto da sotto il tavolo. Anche secondo lui è il migliore iPhone disponibile, ma come la maggior parte degli altri giornalisti di tecnologia ha qualche riserva: «Apple inciampa da sola ogni tanto, rendendo le cose più difficili mentre cerca di renderle più facili. Da un bel po’ di tempo non avevo così tante difficoltà ad abituarmi a un iPhone».

Nicole Nguyen di Buzzfeed concorda nel dire che iPhone X non è uno smartphone per tutti: «è davvero per le persone che spremono l’anima dai propri telefoni». Anche secondo lei l’assenza del tasto fisico “Home” rende alcune operazioni più difficili: ma non quella per cambiare app, che dice invece essere facile e persino «soddisfacente». In generale i primi due giorni sono «un casino», ma poi ci si abitua al nuovo sistema di scorciatoie e le cose vanno meglio.

Più che il buco sulla parte superiore dello schermo, il problema secondo Nguyen è che nella parte inferiore, quando si usa la tastiera, c’è una grossa barra di spazio inutilizzato, dove Apple avrebbe potuto mettere segni di punteggiatura o gli emoji più usati, e che invece ha lasciato vuoto. Questo, e il fatto che molte app non siano ancora ottimizzate per occupare tutto lo schermo fanno sì che «iPhone X non sembri “il futuro degli smartphone”. Sembra che stia usando la solita lastra di vetro che ho usato negli ultimi dieci anni». A essere futuristico, anche se non sembra, è FaceID: sembra di usare un telefono senza password, e il futuro è quello, dice Nguyen. La tecnologia dietro il sensore che riconosce la faccia dell’utente è incredibile, ricorda Nguyen, e sta tutta in quel buco nella parte superiore del telefono. La batteria non è «stellare», ma alla fine la cosa migliore del telefono secondo Nguyen sono le dimensioni, perfette per chi come lei non ha le mani molto grandi.