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  • Martedì 17 gennaio 2017

A due giorni dalla scadenza del suo mandato, il presidente uscente del Gambia Yahya Jammeh ha proclamato uno stato di emergenza di 90 giorni

A due giorni dalla scadenza del suo mandato, il presidente uscente del Gambia Yahya Jammeh ha proclamato uno stato di emergenza di 90 giorni. Jammeh era presidente dal 1994: lo scorso primo dicembre le elezioni erano state vinte dal suo sfidante, il candidato dell’opposizione Adama Barrow. Il giorno dopo Jammeh aveva accettato il risultato aggiungendo di voler «collaborare per la pace e la stabilità», ma dopo una settimana aveva ritrattato: aveva annullato l’esito delle elezioni in base ad alcuni errori rilevati dalla commissione elettorale e aveva chiesto che si tornasse a votare.

Annunciando lo stato di emergenza alla televisione di stato, Jammeh ha parlato di una presunta «ingerenza straniera» negli affari del suo paese e nelle elezioni di dicembre. Ha spiegato che durante lo stato di emergenza sono vietati «atti di disobbedienza alle leggi del Gambia, l’incitamento alla violenza e atti volti a turbare l’ordine pubblico e la pace». Ha anche aggiunto che le forze di sicurezza erano state istruite per «mantenere la pace assoluta, la legge e l’ordine». Jammeh ha detto che non si dimetterà fino al prossimo maggio, mese in cui la Corte Suprema del paese dovrebbe pronunciarsi sull’esito regolare o meno delle elezioni.