Il Presidente della Francia, François Hollande, ha respinto la domanda di asilo di Julian Assange, fondatore di Wikileaks

 JOHN STILLWELL/AFP/Getty Images
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In un comunicato di venerdì 3 luglio il Presidente della Repubblica francese François Hollande ha rifiutato la richiesta di Julian Assange di essere accolto in Francia, sostenendo di essere in pericolo di vita.

«La Francia ha ricevuto la lettera del signor Assange. Dopo un esame approfondito degli elementi giuridici e della situazione in cui si trova il signor Assange, la Francia non può accogliere la richiesta che aveva fatto. La condizione del signor Assange non è quella di pericolo di immediato. Inoltre è oggetto di un mandato di arresto europeo»

Nella lettera inviata alla Presidenza della Repubblica francese, Assange aveva fatto riferimento alla sua sanità mentale e fisica che sentiva minacciata, dopo più di tre anni passati nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra. La richiesta di Assange non era comunque formalmente quella di asilo politico, che prevede una procedura più lunga e complicata.

Il mandato di arresto per Assange è stato emesso dalla polizia svedese per aggressione e violenza sessuale. Assange ha sempre detto di essere innocente ma non si è mai presentato per rispondere delle accuse e ha lasciato la Svezia per trasferirsi in Inghilterra. L’Ecuador gli ha concesso l’asilo politico, ma non gli è permesso di lasciare l’edificio dell’ambasciata del paese a Londra, altrimenti verrebbe arrestato dalla polizia del Regno Unito. Assange ha chiesto più volte di essere ascoltato dalla polizia svedese in videoconferenza, ma gli è sempre stata negata questa possibilità.