L’iPhone si ricorda dove sei stato

Nelle impostazioni di iOS c'è un'intera sezione con la cronologia degli spostamenti più frequenti: come ci si arriva e come si disattiva (se non vi piace)

Come buona parte dei cellulari, anche gli iPhone tengono costantemente traccia della posizione geografica in cui ci si trova: è un dato utile per offrire servizi come il meteo, trovare locali nelle vicinanze o per far funzionare diversi tipi di applicazioni, per esempio quelle per la corsa all’aperto. Nelle ultime versioni di iOS, il sistema operativo che fa funzionare iPhone e iPad, Apple ha inserito una sezione dove è possibile vedere tutti i luoghi dove si è stati con il proprio dispositivo e per quanto tempo.

Per accedere alla sezione con le informazioni geografiche si parte da “Impostazioni”, l’icona a forma di ingranaggio sul proprio iPhone. Poi si sceglie la voce “Privacy” e nella scheda successiva “Localizzazione”. Compare un elenco con il dettaglio di tutte le applicazioni e dell’uso che fanno delle informazioni geografiche: bisogna farle scorrere tutte fino al fondo della schermata e scegliere la voce “Servizi di sistema”. Nel nuovo elenco bisogna scegliere “Posizioni frequenti” e infine si accede alla cronologia delle proprie ultime posizioni.

La sezione mostra un elenco di cinque aree geografiche in cui si è trascorso molto tempo. Selezionandone una è possibile accedere a una mappa che mostra più nel dettaglio le singole posizioni nell’area, con un ulteriore elenco di luoghi. Scegliendo un luogo si accede a un’ultima scheda dove è possibile vedere un elenco di orari, con il tempo trascorso in diversi giorni in quella zona.

Sempre dalla sezione principale di “Posizioni frequenti” è possibile disattivare il servizio, in modo che non sia più tenuta la cronologia della propria posizione. Questa modifica potrebbe però condizionare il funzionamento di altri servizi che si basano sui luoghi visitati più di frequente, quindi attenzione.

Nel 2011 si era molto discusso di una funzione nascosta all’interno dei modelli di iPhone e di iPad dell’epoca, che serviva per registrare tutti gli spostamenti dei loro proprietari e per mantenere queste informazioni in un archivio nascosto, ma facilmente raggiungibile anche con una bassa conoscenza informatica. Apple rispose alle critiche ricordando che in nessun caso sarebbe potuta risalire alle persone e ai loro spostamenti. La funzione sulle versioni più recenti di iOS rende comunque più trasparente il servizio.