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  • Venerdì 6 marzo 2015

Da dove salta fuori Salah?

Le cose essenziali da sapere sul giovane attaccante egiziano della Fiorentina che ha già segnato sei gol in sette partite, di cui due alla Juventus

Mohamed Salah durante il partita contro la Juventus di Coppa Italia, il 5 marzo 2015 (Valerio Pennicino/Getty Images)
Mohamed Salah durante il partita contro la Juventus di Coppa Italia, il 5 marzo 2015 (Valerio Pennicino/Getty Images)

Giovedì sera a Torino la Fiorentina ha battuto la Juventus nella semifinale di andata di Coppa Italia con due gol di Mohamed Salah, attaccante esterno egiziano di 22 anni. Salah è arrivato a gennaio in prestito dal Chelsea come parziale contropartita per la cessione del forte esterno colombiano Juan Guillermo Cuadrado, fra lo scetticismo di molti tifosi e commentatori: era al Chelsea da poco più di anno, nel quale aveva giocato solamente 19 partite, perlopiù entrando dalla panchina. Da quando è arrivato alla Fiorentina, però, Salah ha giocato sette partite segnando sei gol, praticamente uno a partita, risultando quasi sempre decisivo.

Il Chelsea lo aveva preso dal Basilea, una delle più forti squadre del campionato svizzero, che a sua volta l’aveva acquistato nel 2012 dal Al-Mokawloon Al-Arab, una squadra di media classifica della Premier League egiziana. Prima di arrivare alla Fiorentina, Salah aveva quindi giocato meno di tre stagioni in un campionato europeo, segnando più o meno un gol ogni cinque partite.

Erano quasi due anni che la Juventus non perdeva in casa: l’ultima volta era stata battuta in Champions League dal Bayern Monaco, il 10 aprile 2013. La Fiorentina ha giocato una partita ordinata e la Juventus è sembrata fisicamente poco brillante: eppure ha spesso dominato il gioco, rischiando più volte di pareggiare. La Fiorentina ha avuto due uniche, vere occasioni da gol, nate ciascuna da un errore di Claudio Marchisio ma soprattutto da due grandi cose di Salah. Nell’azione del primo gol ha preso palla sulla fascia destra della propria metà campo, in contropiede, portandosi la palla sul sinistro facendo un tunnel a Simone Padoin e lasciandosi alle spalle altri due giocatori della Juventus che lo inseguivano. Arrivato da solo davanti a Storari, ha tirato in maniera forte e precisa nell’angolo alto della porta, senza che Storari potesse fare granché.

A dieci minuti dall’inizio del secondo tempo, Marchisio ha sbagliato un altro passaggio, Salah ha recuperato il pallone e puntato subito la porta, resistendo al ritorno dello stesso Marchisio e segnando di piatto, senza che il difensore centrale Angelo Ogbonna potesse intervenire.

Salah, il cui nome completo in arabo è محمد صلاح حامد غالي, è nato a Basyoun, una città del nord dell’Egitto, il 15 giugno del 1992. Come racconta un articolo sul suo inizio di carriera pubblicato su Just Football, da bambino i genitori di Salah – il cui padre è stato a sua volta un calciatore – erano indecisi se permettergli di giocare a calcio oppure costringerlo ad andare avanti nello studio. Scelsero la prima, come il padre ha ricordato in un’intervista, «affidandoci a Dio». Salah stesso è molto religioso: durante una recente partita contro l’Inter è entrato in campo in ritardo, dalla panchina, perché secondo diversi giornali sportivi stava pregando. Quando giocava col Basilea, prima di due partite di Champions League del 2013 non ha stretto la mano ai giocatori della squadra israeliana del Maccabi Tel Aviv, preferendo salutarli battendogli un pugnetto sulla mano (Salah, in seguito, ha anche negato di aver detto una frase antisemita attribuitagli su alcuni giornali).

Salah ha esordito da professionista a 17 anni, nel 2010, con l’Al-Mokawloon: l’anno successivo, dopo alcune buone partite con l’Al-Mokawloon, è stato convocato dall’Egitto per il Mondiale Under 20, dove ha segnato anche un gol (su rigore) contro l’Argentina agli ottavi di finale. Si è comunque fatto notare definitivamente nel corso della stagione successiva, segnando sette gol in quindici partite con l’Al-Mokawloon prima che il campionato egiziano di quell’anno venisse sospeso (alla fine di una partita fra El-Masry e Al-Ahly giocata l’1 febbraio 2012 morirono in alcuni scontri 74 persone).

Dopo la sospensione del campionato egiziano il Basilea, che già teneva d’occhio Salah, organizzò un’amichevole fra la sua prima squadra e la nazionale Under 23 dell’Egitto. Salah non giocò titolare ma segnò due gol entrando a partita in corso. Il Basilea lo invitò ad allenarsi per una settimana con la prima squadra, e in aprile annunciò di averlo comprato dall’Al-Mokawloon per 2,5 milioni di euro.

Salah arrivò in Svizzera con il soprannome di “Messi egiziano”, perché velocissimo e dotato di un gran dribbling. In una stagione e mezzo col Basilea ha segnato 20 gol, servendo anche diversi assist. All’inizio della stagione 2013/2014 Salah ha segnato un gran gol al Chelsea, in Champions League, avviando la rimonta che avrebbe portato il Basilea a battere il Chelsea in casa. Pochi mesi dopo il Chelsea l’ha comprato per 13 milioni.

Al Chelsea ha giocato pochissimo, dato che in attacco i trequartisti titolari sono ben definiti (Willian, Oscar e Hazard). Uno dei pochi gol l’ha segnato nel famoso 6-0 del Chelsea contro l’Arsenal, il 22 marzo 2014.

A gennaio del 2015 il Chelsea ha comprato Cuadrado dalla Fiorentina per 33 milioni di euro più il prestito gratuito di Salah, che la Fiorentina può rinnovare per un milione di euro alla fine di questa stagione; qualche settimana prima la Roma sembrava sul punto di prendere Salah ma poi aveva rinunciato. Nel 2016, poi, secondo la ricostruzione di diversi giornali la Fiorentina può riscattarlo per 15 milioni di euro. Le intenzioni della Fiorentina a riguardo non sono ancora note, ma si possono intuire.