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  • Lunedì 27 maggio 2013

Il primo calciatore gay del campionato statunitense

Robbie Rogers si era ritirato dopo aver fatto coming out, poi ha cambiato idea: ha esordito ieri con i Los Angeles Galaxy

at The Home Depot Center on May 26, 2013 in Carson, California.
at The Home Depot Center on May 26, 2013 in Carson, California.

Domenica 26 maggio, Robbie Rogers, 26 anni, centrocampista della squadra di calcio statunitense Los Angeles Galaxy, è diventato il primo calciatore dichiaratamente gay della Major Soccer League, la massima serie di calcio americano.

Rogers aveva fatto coming out lo scorso febbraio, aggiungendo che si sarebbe ritirato dal calcio professionistico: a quel tempo giocava con il Leeds United, squadra della serie B inglese. Il New York Times ha scritto che da allora l’agente del calciatore lo aveva incoraggiato a tornare a giocare. Rogers quindi ci ha ripensato e ha firmato un contratto con i Los Angeles Galaxy. Ieri ha esordito entrando in campo al 77esimo minuto della partita contro Seattle, vinta dalla sua squadra per 4 a 0. L’entrata in campo di Rogers è stata accolta con molti applausi da parte del pubblico del Home Depot Center, lo stadio dei Galaxy.

Dopo la partita, Rogers ha raccontato di essere stato molto agitato prima di entrare in campo. «Ok, è solo una partita di calcio. L’ho fatto milioni di volte. Ma ovviamente lo so, non sono ingenuo, lo so che le persone saranno tutte lì a guardare me».

In realtà il numero di spettatori allo stadio dei Galaxy è stato in linea con quello delle altre partite della stagione, e l’esordio di Rogers non ha richiamato molti più giornalisti del solito, né della stampa locale né di quella nazionale. Molti tifosi dei Galaxy, ha riportato il New York Times, non si sono mostrati particolarmente interessati al coming out: si sono concentrati invece sulle implicazioni di mercato che l’acquisto di Rogers ha provocato per la squadra. I Los Angeles hanno dovuto vendere a Chicago l’ex-capocannoniere della squadra, Mike Magee, e i risultati dei Galaxy fino a questo punto della stagione sono stati deludenti: sono al quarto posto nel loro girone, la Western Conference, una posizione non soddisfacente se si considera che sono i detentori del titolo nazionale degli ultimi due anni.

Della presenza di giocatori dichiaratamente gay nello sport professionistico americano si è parlato molto ultimamente, anche per la bella lettera pubblicata il 29 aprile scorso su Sports Illustrated in cui il cestista NBA Jason Collins aveva fatto coming out. Prima di fare il suo esordio con i Galaxy, Rogers aveva detto di credere che il campionato di calcio statunitense, come anche quello di basket e di football, siano pronti a far giocare gli atleti che si sono dichiarati gay.

Rogers ha aggiunto: «L’ho mantenuto segreto perché pensavo che non potessi essere un giocatore di calcio e insieme un atleta gay. Non è vero, ma mi sentivo così. Avevo paura di essere emarginato ed essere trattato come se fossi diverso rispetto alle altre persone, ma attraverso l’intero processo che ho fatto ho realizzato che ciascuno è un po’ diverso. Ho imparato che questo è parte di me. Sono un giocatore, un cristiano, sono uno come molti altri».

foto: Robbie Rogers (Jeff Gross/Getty Images)