domenica 7 Maggio 2023

Le cose precipitano a Vice

Secondo “persone a conoscenza delle operazioni” intervistate dal New York TimesVice presenterà una richiesta di fallimento nelle prossime settimane dopo che più di cinque aziende interessate alla sua acquisizione si sono tirate indietro.
In caso di accoglimento della richiesta, Vice continuerà a operare normalmente e la società sarà messa all’asta entro 45 giorni. Il suo creditore principale, Fortress Investment Group, che sarebbe il primo a essere pagato in caso di vendita, è considerato il suo acquirente più probabile. Gli investitori, come Disney, rischiano di non ottenere invece alcun ritorno.
Vice, nato come rivista in Canada negli anni Novanta per un pubblico giovanile, è diventato celebre per i suoi contenuti giornalistici aggressivi e poco convenzionali e i temi di consumi e mode contemporanee. Il suo successo e la sua trasformazione in società digitale e di produzione video, così come i suoi alti e bassi, sono raccontati nel libro di Jill Abramson Mercanti di verità, pubblicato in Italia da Sellerio.
Delle recenti difficoltà di Vice avevamo scritto quando il sito della rete televisiva americana CNBC aveva rivelato che i tentativi di trovare un acquirente per la rivista erano falliti per l’ennesima volta, portando il prezzo richiesto a un miliardo di dollari (nel 2017 era stata valutata 5,7 miliardi). Intanto è stata annunciata la chiusura della sua edizione francese e la sua amministratrice delegata e il suo responsabile globale per le notizie e l’intrattenimento si sono dimessi.
Insieme alla chiusura di BuzzFeed News e alla riduzione di 180 dipendenti nel resto dell’azienda, di cui avevamo parlato ad aprile, la probabile dichiarazione di fallimento di Vice è letta in questi giorni come una sorta di “fine di un’era” per una quota di giovani media digitali di grande successo internazionali.

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