Le migliori serie del 2017, fin qui

Le ha scelte il Guardian e sono 22: c'è "Twin Peaks", certo, ma anche cose più di nicchia o molto britanniche

(Da "Legion")
(Da "Legion")

Come ogni anno a metà anno, il Guardian ha scelto le migliori cose passate quest’anno in tv, soprattutto nelle tv del Regno Unito. Ci sono molte serie tv ma anche un film per la tv, che immagina come sarebbe una movimentata e problematica ascesa al trono del principe Carlo. Alcune serie scelte dal Guardian sono molto note – Big Little Lies e Twin Peaks – altre sono un po’ più di nicchia. Sono 22 in tutto e, così come il Guardian, le abbiamo messe in ordine alfabetico, senza spoiler, nemmeno sulle precedenti stagioni: che magari non le avete mai viste e decidete che stasera è la sera buon per iniziare a mettersi in pari.

Apple Tree Yard

È una serie tv britannica alla sua prima stagione: è tratta da un omonimo romanzo di Louise Doughty, dura solo quattro episodi, il primo è andato in onda a gennaio su BBC. La protagonista è Emily Watson, che i suoi ruoli migliori li ha avuti a fine anni Novanta, in Le onde del destino Hilary e Jackie. In questa serie interpreta una scienziata sulla quarantina che, delusa dal suo matrimonio, inizia una relazione con un altro uomo di cui poi si scoprono molte cose: è un thriller, non è la storia di un tradimento. Kate Abbott – che ha scritto l’articolo del Guardian, basato sull’opinione di diversi critici del giornale – ha scritto che è «inquietante e pieno di colpi di scena». C’è anche una scena di stupro: il Guardian ne aveva parlato qui.

In Italia non è ancora uscita.

Big Little Lies

Abbott ha scritto che all’inizio può sembrare una soap opera, perché parla di ricche famiglie (soprattutto di ricche madri) e dei loro figli che vanno alle elementari: «poi si fa più profonda e diventa una cupa rappresentazione della vita matrimoniale e delle scomode verità che si nascondono dietro certe famiglie». La serie è tratta da un omonimo romanzo di Liane Moriarty. Jean-Marc Vallée, il regista di Dallas Buyers Club e Wild, ha diretto tutti e sette gli episodi. Nel cast ci sono attrici molto famose: Nicole Kidman e Reese Witherspoon (che sono anche produttrici) ma anche Laura Dern, Shailene Woodley (quella della saga di Divergent) e Zoë Kravitz. Ne avevamo parlato qui.

In Italia l’ha trasmessa Sky Atlantic.

Broadchurch

È una serie thriller e drammatica ambientata a Broadchurch, una piccola cittadina immaginaria della costa inglese. I protagonisti sono l’ispettore di polizia Alec Hardy – interpretato da David Tennant (potreste averlo già visto in Doctor Who) – e il sergente Ellie Miller, interpretata da Olivia Coman (lei potreste averla vista in Fleabag). Quest’anno è uscita la terza e ultima stagione e Abbott ha scritto che, dopo una deludente e confusa seconda stagione, è tornata bella come lo era all’inizio.

In Italia le prime due stagioni sono su Netflix, la terza è stata trasmessa da Giallo.

Broken

È una serie tv di sei episodi trasmessi su BBC, l’ultimo dei quali andrà in onda il 4 luglio. C’è Sean Bean – Boromir nel Signore degli Anelli, Ned Stark in Game of Thrones e tante altre cose – che interpreta il prete di un paesino dell’Inghilterra del nord.

In Italia non è ancora stata trasmessa.

Catastrophe

È una serie tv comica con episodi da una ventina di minuti: quindi, teoricamente, una sitcom. Nel 2017 è uscita la terza stagione e per il 2018 ne è prevista una quarta. Abbott ha scritto che è «scabrosa e divertentissima» ma la terza stagione è anche «triste, seria e toccante». È una delle ultime cose in cui ha recitato Carrie Fisher, morta nel dicembre 2016. La premessa è: un ragazzo americano mette incinta una ragazza irlandese durante un viaggio di lavoro a Londra.

In Italia non è ancora uscita.

Chewing Gum

È una serie comica di cui finora sono uscite due stagioni. Parla di una ragazza di 24 anni (interpretata da Michaela Coel) che vive a Londra e dopo essere cresciuta in una famiglia molto religiosa vuole provare un po’ più di quello che il mondo ha da offrirle, cominciando dal sesso. Da vedere se vi è piaciuta Fleabag, dicono.

In Italia entrambe le stagioni sono su Netflix.

Dear White People

Parla di un gruppo di studenti afroamericani in una prestigiosa università americana, quindi anche del razzismo negli Stati Uniti d’oggi e di cosa vuole dire essere neri in un contesto prevalentemente bianco come quello di un college rinomato. È fatta da dieci episodi ed è ispirata all’omonimo film del 2014. Non c’è un vero protagonista: le puntate sono dedicate (quasi tutte) a un personaggio diverso, attraverso il cui punto di vista vengono raccontate le cose che succedono nella Winchester University, un’immaginaria prestigiosissima università degli Stati Uniti.

In Italia è su Netflix.

Doctor Who

Non è una novità, ma ai critici del Guardian l’ultima stagione è piaciuta molto. La serie esiste in varie versioni dagli anni Sessanta e a farla proprio breve parla di un alieno che viaggia nel tempo per salvare la Terra da minacce varie, mettendo qua e là un po’ di classico umorismo inglese. Il dottore della stagione uscita nel 2017 è il dodicesimo nella storia della serie ed è interpretato da Peter Capaldi.

In Italia l’ultima stagione non è ancora uscita.

Girls

Nel 2017 è uscita l’ultima stagione di questa serie che secondo Abbott «ha dato a molte millennial uno specchio in cui guardarsi». La serie è stata pensata, prodotta e interpretata da Lena Dunham e parla di quattro amiche che cercano di costruirsi una vita adulta a New York tra lavoro e relazioni.

In Italia l’ultima stagione non è uscita.

The Handmaid’s Tale

È ispirata a Il racconto dell’ancella, un romanzo del 1985 di Margaret Atwood. È ambientata in un futuro distopico nel quale gli Stati Uniti sono diventati una teocrazia totalitaria che asservisce le donne ai voleri degli uomini. La protagonista è Elizabeth Moss, diventata famosa per aver interpretato Zoey Bartlet in The West Wing e poi Peggy Olson in Mad Men e Robin Griffin in Top of the Lake. Dopo la sua uscita, Sam Wollaston del Guardian scrisse: «Dubito che quest’anno uscirà qualcosa di migliore. È attuale ora ma continuerà a esserlo per molto tempo». Sul Post, ne ha parlato Giulia Balducci.

In Italia non è ancora uscita.

King Charles III

È un film, ma un film per la tv. È andato in onda a maggio e nel Regno Unito se ne è parlato molto. Immagina l’ascesa al trono del principe Carlo dopo la morte di sua madre, la regina Elisabetta II. A un certo punto c’è pure un carro armato davanti a Buckingham Palace, la residenza londinese della famiglia reale britannica.

In Italia non è ancora uscita.

Legion

L’ha pensata Noah Hawley – famoso soprattutto per aver creato la serie tv Fargo – e l’ha co-prodotta la Marvel. Il protagonista è Dan Stevens, famoso soprattutto per Downton Abbey: interpreta un mutante che soffre di schizofrenia e il primo episodio racconta i suoi sforzi per capire se è pazzo o se invece ha davvero dei poteri (o magari entrambe le cose), e della sua relazione con una ragazza: Syd Barrett (sì, come quel Syd Barrett), interpretata da Rachel Keller, che potreste aver già visto in Fargo. Rotten Tomatoes ne ha scritto: «Legion è una serie forte, intelligente e che, visivamente, lascia a bocca aperta. È una sapiente, surreale e audace alternativa al tradizionale concetto di “storia sui supereroi”». Ne abbiamo parlato qui.

In Italia è andata in onda su Fox.

Little Boy Blue

È una serie drammatica che parla di un vero fatto di cronaca: l’uccisione, nel 2007, di un ragazzo di 12 anni, a Liverpool.

In Italia non è ancora uscita.

Line of Duty

A quelli del Guardian piace molto: la misero nella loro classifica anche un anno fa. È prodotta da BBC, è arrivata alla sua quarta stagione e parla di un’unità anti-corruzione della polizia britannica. Sam Wollaston del Guardian ne ha scritto: «L’ultima volta che mi sono sentito così coinvolto da un caso è stato quando ho dovuto fare il membro della giuria».

In Italia: la prima stagione è su Netflix, le altre non sono ancora uscite.

Master of None

La prima stagione fu uno dei primi grandi successi di Netflix dopo il suo arrivo in Italia. Nella seconda è il protagonista – interpretato da Aziz Ansari – ad arrivare in Italia, dove sono ambientati i primi due episodi. Secondo il Guardian la seconda è meglio della prima: perché tratta ancora più seriamente i temi seri e perché fa più ridere. Ne abbiamo parlato qui e abbiamo anche messo insieme le cose da sapere se dopo averla vista vi è venuta voglia di passare un weekend a Modena.

In Italia entrambe le stagioni sono su Netflix.

Pls Like

È un mockumentary – cioè un finto documentario che non dice di essere finto – di BBC 3 sui vlogger (video-blogger) di YouTube. Il Guardian ha scritto che «merita di essere visto da più persone possibile e che potrebbe arrivare a stare alla pratica dei vlog così come This is Spinal Tap sta alla musica». This is Spinal Tap è un mockumentary di Rob Reiner su un gruppo rock: apprezzatissimo e stra-citato.

In Italia non è ancora uscita, ma gli episodi sono su YouTube.

Silicon Valley

Abbott ha scritto che «è la miglior serie comica in televisione ma che troppe poche persone ne parlano». Parla di un gruppo di programmatori che vive nella Silicon Valley, la zona vicino a San Francisco dove hanno sede moltissime società di tecnologia. È considerata un’ottima satira del mondo delle startup e della generazione di imprenditori e ingegneri che hanno fatto fortuna con internet.

In Italia la sta trasmettendo Sky Atlantic.

Taboo

È una miniserie storica con protagonista Tom Hardy, trasmessa nel Regno Unito da BBC One. È prodotta fra gli altri dal noto regista e produttore di fantascienza Ridley Scott e racconta la storia di un esploratore britannico che torna nel Regno Unito per vendicarsi della morte del padre. Il protagonista è Tom Hardy. “Cruda” è l’aggettivo giusto per descriverla.

In Italia l’ha trasmessa Sky Atlantic.

Three Girls

È una miniserie – tre episodi, andati in onda su BBC 1 – che parla di un fatto molto noto nel Regno Unito: un caso che riguarda lo stupro e lo sfruttamento sessuale di diverse ragazze, a Rochdale, vicino a Manchester. Il Guardian ha scritto che «ha il merito di concentrarsi sulle vittime».

In Italia non è ancora uscita.

Twin Peaks

Diciamo che potreste averne sentito parlare. Abbott ha scritto che «è l’evento tv dell’anno e, per alcuni, di questo primo quarto di secolo». La famosa serie tv di David Lynch, ricominciata qualche settimana fa, dopo che era pieno di gente che la aspettava dal 1991. Ne abbiamo parlato molto, sul Post: trovate tutto qui.

In Italia la sta trasmettendo Sky Atlantic.

Una serie di sfortunati eventi

È uscita a gennaio ed è un adattamento dell’omonima serie di racconti per ragazzi di Daniel Handler, che li scrisse usando lo pseudonimo di Lemony Snicket. Da quella storia è già stato tratto un film: nel 2004, con Jim Carrey che interpretava il ruolo del conte Olaf. Nella serie di Netflix il conte Olaf è invece interpretato da Neil Patrick Harris, cioè Barney di How I Met Your Mother. La storia è semplice nelle premesse ma – come suggerisce il titolo – complicata nelle evoluzioni: parla di tre orfani che devono vivere insieme a un tutore cattivo – il conte Olaf – che vuole ucciderli per ottenere la loro eredità.

In Italia è su Netflix.

Unforgotten

È una serie drammatica e britannica alla sua seconda stagione. La prima stagione inizia così: dopo molti decenni si ritrovano i resti di Jimmy Sullivan, un ragazzo ucciso nel 1976. E partono le indagini. Secondo il Guardian, la seconda stagione è meglio della prima.

In Italia le due stagioni non sono ancora uscite.