• Sport
  • Mercoledì 29 marzo 2017

Il capo della Federazione Internazionale degli Scacchi si è dimesso, anzi no

Il russo Kirsan Ilyumzhinov – uno che è stato accusato di avere legami con diversi dittatori e sostiene di essere stato rapito degli alieni – dice che è tutta una «montatura» degli americani

di Carol Matlack e Ksenia Galouchko – Bloomberg

Kirsan Ilyumzhinov durante un'intervista a Mosca nel dicembre 2015 (VASILY MAXIMOV/AFP/Getty Images)
Kirsan Ilyumzhinov durante un'intervista a Mosca nel dicembre 2015 (VASILY MAXIMOV/AFP/Getty Images)

La grossa notizia uscita dalla riunione di Atene della Federazione Internazionale degli Scacchi sono state le dimissioni dello storico e controverso presidente Kirsan Ilyumzhinov, annunciate domenica. Come per la maggior parte delle questioni legate a Ilyumzhinov, tuttavia, pare che le cose siano un po’ più complicate di così.

Il giorno dopo la notizia delle sue dimissioni, Ilyumzhinov ha negato di essersi dimesso, come invece riportato dalla federazione, accusando gli Stati Uniti di aver tentato di pilotare la sua cacciata. In un comunicato pubblicato sul suo sito, la federazione ha scritto che Ilyumzhinov aveva presentato le sue dimissioni il 26 marzo e che il consiglio di presidenza dell’organizzazione ha messo in programma una riunione ad aprile per discutere della situazione. L’addetta stampa della federazione, Nastja Karlovich, ha confermato il contenuto del comunicato in un’email inviata a Bloomberg News, rifiutandosi però di fornire ulteriori dettagli. Il portavoce di Ilyumzhinov, Berik Balgabaev, ha però detto a Bloomberg News che il comunicato è una «fake news», aggiungendo che Ilyumzhinov ha partecipato all’incontro di Atene ma che «non ha presentato le dimissioni, né ha intenzione di farlo mai».

Ilyumzhinov, che è russo ed è a capo della federazione dal 1995, è sotto sanzioni statunitensi dal 2015 per aver concluso accordi commerciali con l’obiettivo di aiutare il regime del presidente siriano Bashar al Assad, un’accusa che Ilyumzhinov ha negato. In un’intervista del 27 marzo con l’agenzia di stampa russa TASS, Ilyumzhinov ha detto che la Federazione Internazionale degli Scacchi – conosciuta anche con l’acronimo francese FIDE – «voleva cacciarmi, ma non ci sono riusciti. Credo che dietro questa bravata ci siano gli americani; ha l’aria di essere una montatura».

Ilyumzhinov, un uomo d’affari di 54 anni ed ex politico russo, è da tempo una figura controversa nel mondo degli scacchi. Secondo i critici avrebbe usato i soldi della federazione per portare avanti i suoi interessi personali mentre coltivava i rapporti con dittatori come Assad, Muammar Gheddafi e Saddam Hussein. In passato Ilyumzhinov ha anche sostenuto di essere stato rapito dagli alieni. Dopo l’inizio delle sanzioni americane, Ilyumzhinov aveva detto che si sarebbe allontanato dalla gestione quotidiana della federazione, ma ha continuato a svolgere un ruolo di primo piano e a viaggiare a spese dell’organizzazione. Le sanzioni gli hanno impedito di partecipare al campionato mondiale di scacchi del novembre 2016 a New York, vinto dal norvegese Magnus Carlsen.

© 2017 – Bloomberg