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  • Domenica 18 gennaio 2015

La città divisa tra Puma e Adidas

Due grandi aziende di abbigliamento sportivo sono state fondate da due litigiosi fratelli in una città tedesca, che per anni è stata divisa in due fazioni

Employees of German sports equipment manufacturers Puma and Adidas prepare to kick-off the match between them in the southern German city of Herzogenaurach on September 21, 2009. The sporting event "Peace one day" is the first event by both companies since their split more than sixty years ago. AFP PHOTO DDP / TIMM SCHAMBERGER GERMANY OUT (Photo credit should read TIMM SCHAMBERGER/AFP/Getty Images)
Employees of German sports equipment manufacturers Puma and Adidas prepare to kick-off the match between them in the southern German city of Herzogenaurach on September 21, 2009. The sporting event "Peace one day" is the first event by both companies since their split more than sixty years ago. AFP PHOTO DDP / TIMM SCHAMBERGER GERMANY OUT (Photo credit should read TIMM SCHAMBERGER/AFP/Getty Images)

Herzogenaurach, una piccola città tedesca di 22mila abitanti a nordovest di Norimberga, è da decenni una città divisa: da un fiume, l’Aurach, ma anche da una strana rivalità per cui gli abitanti indossano vestiti o della Puma oppure dell’Adidas, due celebri marche di abbigliamento sportivo. Entrambe le aziende sono state fondate proprio a Herzogenaurach poco dopo la Seconda guerra mondiale, dalla scissione di un’azienda familiare che produceva scarpe, la Gebrüder Dassler Schuhfabrik (“fabbrica di scarpe dei fratelli Dassler”). Uno dei due fratelli che la gestiva, Adolf, ha fondato l’Adidas, mentre l’altro – Rudolf – ha fondato la Puma.

Sia Puma sia Adidas hanno ancora oggi la propria sede a Herzogenaurach: la Puma a nord del fiume Aurach e l’Adidas a sud. Gran parte degli abitanti lavora per una delle due aziende: la cosa nel tempo ha creato due “fazioni” cittadine, una fedele ad Adidas e una a Puma, come se appartenessero a due famiglie rivali. Per anni all’interno delle due fazioni i contatti con quella nemica erano scoraggiati: così come i matrimoni. Le due squadre del paese, l’ASV Herzogenaurach e l’FC Herzogenaurach, rappresentavano rispettivamente le persone fedeli all’Adidas e quelle alla Puma. Herzogenaurach divenne famosa per essere “la città dei colli piegati”: dove una persona, prima di rivolgere la parola a un’altra, controllava quali scarpe indossava. Negli ultimi tempi però, secondo un lungo articolo del Wall Street Journal, le cose stanno migliorando: le due squadre di calcio hanno cominciato a fare allenamenti congiunti e il sindaco della città German Hacker si è impegnato molto per instaurare un clima migliore fra le due fazioni.

Dall’inizio
Nel 1924, di ritorno dalla Prima guerra mondiale, i due fratelli Rudolf “Rudi” e Adolf “Adi” Dassler avviarono una fabbrica di scarpe a Herzogenaurach, un paese della Baviera dalla antica tradizione tessile. Adolf si occupava di fabbricare materialmente le scarpe mentre Rudolf si occupava della distribuzione e della parte gestionale. La prima sede dell’azienda si trovava nella stanza dove la loro madre faceva il bucato. L’azienda divenne nota a livello internazionale dopo che nel 1936 riuscì a fornire le scarpe di Jesse Owens, il leggendario corridore americano che alle Olimpiadi di Berlino di quell’anno vinse quattro medaglie d’oro: racconta Fortune che all’epoca le vendite delle scarpe prodotte dai Dassler «esplosero».

I due fratelli, però, erano soliti litigare su diverse questioni: il litigio più noto avvenne durante un bombardamento della città durante la Seconda guerra mondiale, nel 1943. La famiglia di Rudolf aveva già occupato un rifugio anti bombardamenti quando sopraggiunse quella di Adolf, il quale disse una cosa tipo “di nuovo quei bastardi”, con rifermento alle forze alleate (entrambi, dal 1933, facevano parte del partito nazista). Rudolf credette invece che Adolf si riferisse alla sua famiglia. Poco dopo Rudolf fu obbligato ad arruolarsi all’esercito tedesco, da cui però a un certo punto disertò (e fu anche catturato dall’esercito alleato). Adolf aveva continuato a condurre da solo l’azienda di famiglia.

Nel 1948, finita la guerra, i due decisero di dividersi a metà l’azienda spartendosi anche i dipendenti. Adolf fondò l’Adidas (un gioco di parole fra il suo diminutivo e le iniziali del suo cognome) mentre Rudi la “Ruda”, il cui nome fu poi cambiato in “Puma”. Furono costruite le due fabbriche sulle sponde opposte dell’Aurach.

Come racconta Klaus-Peter Gäbelein, un membro di un’associazione locale a difesa del territorio, «se un impiegato dell’Adidas avesse sposato uno della Puma avrebbe rischiato di spaccare la propria famiglia. Anche la religione e la politica erano parte di questo guaio: la gente di Puma era considerata cattolica e conservatrice, mentre quelli di Adidas protestanti e socialdemocratici». Ciascuna delle due fazioni aveva i propri negozi: c’era un macellaio di area Puma, un pub per quelli che indossavano solo Adidas e così via. Circola una storia, riportata dal Wall Street Journal, secondo cui una volta un ragazzo che lavorava per Adidas si innamorò della figlia di un dirigente di Puma: dopo averla sposata fu costretto a entrare nella fazione della “gente di Puma” con tutta la famiglia. Si racconta che suo padre non si riprese mai completamente.

Oggi
Secondo le stesse Puma e Adidas – che fra l’altro sono quotate in borsa e non sono più controllate dai discendenti dei due fratelli – la rivalità è diventata negli anni meno accesa. Herzogenaurach ha attirato diversi nuovi dipendenti di Adidas e Puma, che non hanno vissuto la rivalità precedente. Nel 2009 i dipendenti di Puma e Adidas hanno giocato una partita a squadre miste come segno di riappacificazione, operai contro dirigenti (hanno vinto gli operai 7-5). La palla utilizzata nella partita aveva impressi i marchi di entrambe le società. Il sindaco, che in passato si è barcamenato fra le due fazioni indossando a giorni alterni vestiti Puma e Adidas, ha fatto costruire una nuova fontana con una statua che raffigura due bambini che giocano al tiro alla fune: uno indossa scarpe Adidas, l’altro scarpe Puma.

una foto della partita giocata nel 2009 a squadre miste fra dipendenti Puma e Adidas (TIMM SCHAMBERGER/AFP/Getty Images)