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  • Giovedì 2 ottobre 2014

Cominciano i playoff del baseball

Tra le otto qualificate per arrivare alle World Series tra venti giorni non c'è Boston né nessuna squadra di New York: ma un'alta probabilità di "derby" geografici

during the American League Wild Card game at Kauffman Stadium on September 30, 2014 in Kansas City, Missouri.
during the American League Wild Card game at Kauffman Stadium on September 30, 2014 in Kansas City, Missouri.

Giovedì 2 ottobre iniziano i playoff del campionato di baseball americano, ovvero la fase finale del campionato che porta otto squadre qualificate alla selezione delle due che giocheranno le finali – le World Series – che si terranno a fine mese. Nei primi due quarti di finale – ognuno si gioca su cinque partite – che si disputano martedì giocano Detroit Tigers contro Baltimore Orioles e Kansas City Royals contro Los Angeles Angels. Venerdì invece giocano San Francisco Giants contro Washington Nationals e Saint Louis Cardinals contro Los Angeles Dodgers.

Le squadre si sono qualificate arrivando ai primi posti nei tre gironi delle due leghe in cui è diviso il campionato: a queste sei si sono aggiunte altre due squadre che hanno vinto gli spareggi – giocati martedì e mercoledì sera – tra quattro ripescate grazie ai migliori punteggi.

Una delle due ripescate è la squadra dei Royals, che ha vinto lo spareggio contro gli Athletics 9 a 8 in una partita durata 4 ore e 45 minuti. Il general manager degli Athletics, Billy Beane – quello interpretato da Brad Pitt nel film “Moneyball” – è famoso perché utilizza la sabermetrica, un complicato metodo di statistiche con cui lui e il suo staff trovano e ingaggiano giocatori semisconosciuti ma funzionali al progetto. Ma gli è andata male anche quest’anno: i Royals non raggiungevano i playoff da 29 anni.
Nell’altro spareggio hanno vinto 8 a 0 i favoriti San Francisco Giants contro i Pittsburgh Pirates. Allo stadio dei Giants c’è il tutto esaurito da 327 partite di fila, 4 anni esatti e hanno vinto le World Series nel 2010 e nel 2012.

Ai playoff di quest’anno mancano alcune delle squadre più famose e illustri della storia del baseball americano, tra cui quelle di alcune città maggiori. New York, per il secondo anno di fila non avrà nessuna squadra (prima dell’anno scorso era successo solo nel 2005). Mancheranno anche i Boston Red Sox, vincitori nel 2013, che quindi non potranno difendere il titolo vinto l’anno scorso. Ed entrambe le squadre di Chicago, dove però sono più abituati a non ottenere grandi risultati da tempo.

Per i bookmakers americani le due squadre di Los Angeles, i Dodgers e gli Angels, sono le più probabili vincitrici (i Saint Louis Cardinals furono in finale l’anno scorso e si sono qualificati ma non sono ritenuti tra i favoriti). È dal 1995, anno di nascita dei playoff allargati, che non c’è una possibilità così alta di avere un derby in finale: tre sono i possibili incroci, ognuno dei quali ha una storia.
Los Angeles Angels e Los Angeles Dodgers non si sono mai incontrate nelle World Series. Se rispettassero i pronostici sarebbe la prima finale con un derby cittadino dal 2000, quando giocarono i New York Yankees e i Mets.

I Washington Nationals e i Baltimore Orioles hanno sede in due città che distano tra loro 60 chilometri: i Nationals fino al 2005 non esistevano, prima erano i Montreal Expos, iscritti al campionato statunitense MLB (nel baseball americano non è strano che le squadre cambino nome e città per acquisizioni o ragioni di marketing), e Washington non aveva avuto per trent’anni una squadra nel campionato MLB. Molti dei loro tifosi prima erano tifosi proprio degli Orioles, che non vincono le World Series dal 1983, mentre Washington ne ha vinta solo una, ma nel 1924 con la squadra dei Senators.

Poi ci sono i Saint Louis Cardinals e i Kansas City Royals: le due città si trovano in Missouri, entrambe lungo l’interstatale 70. Il confine tra il territorio dei tifosi dei Cardinals e quello dei Royals è chiamato “Denkingerline”, da Dan Denkinger, arbitro di prima base che, nella sesta partita delle World Series del 1985 tra le due squadre, sbagliò una chiamata clamorosa – dichiarando “salvo” in prima base un giocatore che era stato eliminato – che lanciò la rimonta per la vittoria nella partita successiva dei Royals: è stato definito l’errore più grave nella storia del baseball. Dopo i Cardinals hanno vinto due World Series, mentre i Royals non arrivavano ai playoff proprio dal 1985.

Le rimanenti due squadre sono Detroit Tigers e San Francisco Giants. I Giants a loro volta potrebbero incontrare i Los Angeles Dodgers con cui hanno una delle rivalità più note del baseball americano. La più famosa partita dei playoff tra queste due squadre è quella del 1951, vinta dai Giants, quando avevano sede a New York.

I Dodgers hanno la miglior rosa di giocatori a disposizione per affrontare i playoff e hanno segnato più punti di tutti a settembre (156), ma gli Angels sono stati la miglior squadra durante l’intera stagione. I Tigers non vanno sottovalutati perché come in altre stagioni non hanno espresso tutto il loro potenziale nel campionato regolare, ma hanno tanti giocatori importanti in rosa, mentre gli Orioles hanno segnato 211 fuoricampo, 40 con il solo Nelson Cruz. I Cardinals hanno raggiunto i playoff undici volte dal 2000 e le World Series 5 volte dal 2004. Il 19 ottobre si concluderanno i playoff con la definizione delle due squadre vincitrici della rispettiva Lega, che inizieranno le finali – al meglio delle sette partite – il 21 ottobre: per concludere, come da tradizione, entro la fine di ottobre.