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  • Venerdì 14 settembre 2012

La lettera dei Fratelli Musulmani egiziani agli americani

Pubblicata sul New York Times, dice che gli Stati Uniti non sono responsabili per "i pochi che abusano della libertà d'espressione" e offre le condoglianze per i morti in Libia

Khairat el-Shater, vicepresidente in Egitto dei Fratelli Musulmani, una delle più importanti organizzazioni politiche islamiche internazionali, ha scritto una lettera “al direttore” del New York Times per dire che né gli Stati Uniti né i cittadini americani possono essere ritenuti responsabili per il film satirico anti-Islam L’innocenza dei musulmani, che ha causato le violenze fuori dall’ambasciata statunitense del Cairo, in Egitto (e altri attacchi in Yemen e Libia, dove quattro americani sono stati uccisi). Nella lettera el-Shater esprime il dispiacere dell’organizzazione (che in Egitto ha un suo partito politico di maggioranza) per la morte di Chris Stevens, l’ambasciatore americano in Libia, e di altri tre funzionari statunitensi. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, aveva detto mercoledì scorso che l’Egitto «non è un alleato ma nemmeno un nemico: è un paese con un nuovo governo che sta cercando la sua strada».

Il mondo di oggi è un villaggio globale, le nazioni non sono mai state così vicine. In un mondo come questo, il rispetto per i valori e i simboli – religiosi e di ogni altro genere – che le nazioni hanno a cuore è un requisito fondamentale per poter costruire relazioni sostenibili e reciprocamente vantaggiose.

Nonostante il nostro dispiacere per la produzione di pellicole come quella che ha scatenato le violenze dei giorni scorsi, non riteniamo che il governo degli Stati Uniti o i suoi cittadini siano responsabili per il comportamento dei pochi che abusano della legge che protegge la libertà di espressione.

In un nuovo Egitto democratico, i cittadini egiziani hanno il diritto di far sentire la propria rabbia per questi fatti, e si aspettano che il loro governo protegga e sostenga la loro libertà di manifestare. In ogni caso, va fatto in modo pacifico e nel rispetto della legge.

L’intrusione dei manifestanti egiziani nei locali dell’ambasciata degli Stati Uniti è illegale secondo il diritto internazionale. Il fallimento della protezione da parte delle guardie di sicurezza dovrà essere indagato.

Siamo felici che non sia rimasto coinvolto nessun funzionario del personale dell’ambasciata del Cairo. L’Egitto sta attraversando un periodo di rivoluzione e cambiamento, e la rabbia del popolo deve essere affrontata in modo responsabile e con cautela. Le nostre condoglianze vanno al popolo americano per la perdita del loro ambasciatore e degli altri tre membri dell’ambasciata in Libia.

Ci auguriamo che le relazioni che sia gli americani che gli egiziani hanno costruito con il lavoro negli ultimi due mesi siano abbastanza solide da superare le turbolenze di questa settimana. Le nostre nazioni hanno molto da imparare reciprocamente nella costruzione di un nuovo Egitto.

Khairat El-Shater
Vicepresidente dei Fratelli Musulmani
Il Cairo, 13 settembre 2012

 

Khairat el-Shater Foto:Khaled Desouki/Getty Images

– La storia del fondatore dei Fratelli Musulmani a fumetti