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  • Lunedì 18 giugno 2012

L’Italia si qualifica se

Guida ragionata ai complicati calcoli da fare in vista di stasera, su Italia-Irlanda e Spagna-Croazia

POZNAN, POLAND - JUNE 17: Gianluigi Buffon of Italy during a UEFA EURO 2012 training session at the Municipal Stadium on June 17, 2012 in Poznan, Poland. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
POZNAN, POLAND - JUNE 17: Gianluigi Buffon of Italy during a UEFA EURO 2012 training session at the Municipal Stadium on June 17, 2012 in Poznan, Poland. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Oggi la nazionale italiana di calcio si gioca contro l’Irlanda la qualificazione alla seconda fase degli Europei 2012. Tuttavia, anche una vittoria potrebbe non bastare all’Italia: molto dipenderà infatti dal risultato dell’altra partita del girone C, cioè Spagna-Croazia.

Partiamo dalla classifica del girone C. Spagna e Croazia hanno quattro punti ciascuna. L’Italia ne ha due, l’Irlanda zero. Si qualificano le prime due squadre, quindi l’Italia deve superare in classifica almeno una tra Spagna e Croazia. Le possibilità che superi il turno si riducono a questo numero di casi che segue.

Se l’Italia perde o pareggia, è automaticamente eliminata, qualunque sia il risultato tra Spagna e Croazia. Anche ottenendo un punto, infatti, l’Italia arriverebbe a 3 punti e resterebbe comunque dietro Spagna e Croazia, che ne hanno già ottenuti 4 in due partite.

Se l’Italia vince, invece, le cose si fanno più complicate:

–  se Spagna e Croazia non pareggiano, l’Italia si qualifica come seconda.

–  se Spagna e Croazia pareggiano 0-0 e l’Italia vince con qualsiasi risultato, si qualifica addirittura come prima del girone. In questo caso, infatti, Spagna, Croazia e Italia si ritroverebbero tutte a 5 punti. Secondo il regolamento UEFA le prime due squadre del girone verranno scelte in base a questi criteri, in questo ordine:

– maggior numero di punti ottenuti negli scontri diretti tra le squadre a pari punti
– differenza reti più alta negli scontri diretti tra le squadre a pari punti
– gol negli scontri diretti tra le squadre a pari punti
– più alta differenza reti generale
– maggior numero di gol segnati nel girone
– posizione più alta nel coefficiente UEFA
– fair play durante la fase finale
– sorteggio

Prima di tutto, quindi, con 3 squadre a pari punti si stilerebbe una classifica detta “avulsa”, ossia una classifica speciale che conta solo gli scontri diretti tra le squadre a pari punti (lasciando da parte l’Irlanda, in questo caso). Anche così, però, Spagna, Croazia e Italia sarebbero a pari punti, ossia due. Allora si calcola la differenza reti più alta negli scontri diretti tra le squadre a pari punti, ma anche in questo caso non si risolverebbe un bel niente perché tutte e tre hanno una differenza reti “avulsa” pari a zero. Allora si passa a vedere i gol negli scontri diretti tra le squadre a pari punti: in questo caso l’Italia sarebbe prima, perché ne ha fatti due (uno con la Croazia e uno con la Spagna), mentre Spagna e Croazia, se pareggiassero come detto per 0-0, ne avrebbero segnati solo uno a testa (contro l’Italia). La seconda in classifica in questo caso sarebbe la Spagna per la differenza reti complessiva (in teoria, +4 reti contro +2 della Croazia).

se Spagna e Croazia pareggiano per 1-1, l’Italia per qualificarsi deve vincere contro l’Irlanda con almeno due gol di scarto. Non per 2-0, però. Se l’Italia vincesse per 2-0, infatti, le tre squadre sarebbero sempre alla pari, fino alla voce “più alta differenza reti generale”. In questo caso la Spagna avrebbe +4 di differenza reti e sarebbe sicuramente prima. Italia e Croazia avrebbero entrambe +2 e dunque si andrebbe a confrontare il maggior numero di gol segnati nel girone, che premierebbe la Croazia con 5 reti contro le 4 dell’Italia, la quale sarebbe dunque eliminata. Se invece l’Italia vincesse per 3-1, si qualificherebbe come seconda, perché in questo caso avrebbe gli stessi gol della Croazia segnati nel girone (cinque) ma si andrebbe a confrontare il coefficiente UEFA delle due squadre (un sistema utilizzato dall’UEFA per classificare le squadre impegnate nei tornei continentali) e qui l’Italia è in vantaggio rispetto alla Croazia.

se Spagna e Croazia pareggiano per 2-2, 3-3, 4-4, eccetera, l’Italia sarebbe eliminata in ogni caso, a prescindere dal risultato contro l’Irlanda. È il famigerato “biscotto” di cui si è parlato in questi giorni, citando il precedente del 2004. In questo caso le tre squadre sarebbero tutte a pari punti e avrebbero la stessa differenza reti nella classifica avulsa, ma alla terza discriminante dell’UEFA, ossia “gol negli scontri diretti tra le squadre a pari punti”, l’Italia verrebbe eliminata perché ne avrebbe segnati solo due, contro i tre (o di più, in caso di 3-3, 4-4, etc) di Spagna e Croazia.

nella foto, il capitano dell’Italia Gianluigi Buffon (Claudio Villa/Getty Images)