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  • Sabato 30 aprile 2011

Sono iniziati i mondiali di hockey su ghiaccio

Guida minima se volete seguirli e non ne sapete niente

di Paolo Pantaleo

San Jose Sharks center Joe Pavelski (8) is unable to score past Detroit Red Wings goalie Jimmy Howard (35) during the second period in Game 1 of an NHL Western Conference semi-final Stanley Cup playoff hockey series game in San Jose, Calif., Friday, April 29, 2011. (AP Photo/Paul Sakuma)
San Jose Sharks center Joe Pavelski (8) is unable to score past Detroit Red Wings goalie Jimmy Howard (35) during the second period in Game 1 of an NHL Western Conference semi-final Stanley Cup playoff hockey series game in San Jose, Calif., Friday, April 29, 2011. (AP Photo/Paul Sakuma)

L’ultima immagine dei mondiali di hockey dell’anno scorso è stata quella di un vecchio giocatore della Repubblica Ceca, Jaromir Jagr, che alzava la coppa appena vinta dalla sua squadra. Aveva la maglia numero 68 (in ricordo della rivoluzione durante la quale suo nonno morì in prigione) e dopo aver passato tanti anni come stella assoluta NHL (la National Hockey League) aveva finito la carriera nel campionato russo nell’Omsk, in Siberia. Nessuno davvero immaginava di rivederlo in cima al mondo dell’hockey. Jagr ci riprova anche quest’anno, a trentanove anni. Guiderà la Repubblica Ceca nella difesa del titolo nei mondiali di hockey su ghiaccio che sono iniziati ieri a Bratislava, in Slovacchia. Sarà dura, perché la squadra ceca che già sorprese tutti un anno fa, si ritrova oltre a Jagr un bel manipolo di veterani illustri come Hlavat e Elias, ma mancherà Vladimir Ruzička, il leggendario allenatore che ha portato i cechi a vincere i mondiali sia del 2005 che del 2010. La squadra ceca debutterà oggi contro la Lettonia.

I cechi dovranno difendersi da molte pretendenti che arrivano ai mondiali di Bratislava con squadre molto forti, nonostante la tradizionale coincidenza dei mondiali con i play off della NHL privi le nazionali di diversi giocatori di prima grandezza. Mancherà ad esempio la principale stella russa, Alexander Ovechkin, impegnato nei play off NHL con i Washington Capitals. La cosa non ha impedito ai bookmakers di indicare la Russia come favorita principale della competizione. Anche senza Ovechkin e Malkin – l’altra punta di diamante, infortunato – i russi ripresentano sul ghiaccio una formazione di tutto rispetto. Coach Bykov, già vincitore di due mondiali, può proporre una squadra molto affidabile e fatta di tanti suoi senatori, dal portiere Nabokov fino alle punte Kovalchuk e Morozov. Sono loro i principali candidati all’oro.

I russi dovranno guardarsi innanzi tutto dagli avversari storici, i canadesi. Anche il Canada deve fare a meno della sua stella NHL più grande, Sidney Crosby, ma torna in nazionale Rick Nash, già MVP nel 2007. Le chances di medaglia dei canadesi dipenderanno molto dalle prestazione del portiere James Reimer. Storia particolare la sua: fino allo scorso natale era un perfetto sconosciuto, riserva nei Maples Leaf di Toronto. Poi diventa titolare a causa dell’infortunio del titolare Giguere, e ottiene grandi risultati che gli valgono la convocazione ai mondiali con la nazionale canadese. L’altra squadra da tenere d’occhio per la vittoria finale è quella dei padroni di casa slovacchi, che possono contare su un attacco esplosivo con Marcel Hossa, Demitra, Satan e soprattutto Gaborik che, eliminato nei play off NHL coi i suoi New York Rangers, è volato subito a Bratislava per giocare con la nazionale. Ieri sono partiti bene, battendo 4 a 1 la Bielorussia.

Altre pretendenti al podio sembrano essere gli Stati Uniti, la Svezia molto rinnovata senza i veterani ma con giovani di talento come Loui Eriksson e la Finlandia guidata da Koivu ma priva dei suoi grandi portieri, Kiprussoff, Niemi, Rinne, tutti impegnati nei play off NHL. Tra le outsiders, la Germania farà fatica a ripetere l’ottimo modiale dello scorso anno giocato in casa, ma è partita benissimo battendo la Russia. Da seguire con attenzione la Svizzera, squadra di grandi tradizioni, che ieri ha vinto contro la Francia, e la Bielorussia cha ha un forte giocatore della NHL, Kostitsyn. La Lettonia deve fare a meno di molti suoi uomini di spicco, a partire dagli NHL Skrastiņš e Bartulis, e si affiderà alla garanzia in porta di Masalskis e di Ņiživijs in attacco, più alcuni giovani: fra tutti la nuova stella della KHL russa Lauris Dārziņš. Francia, Danimarca, Slovenia – battuta ieri dalla Slovacchia – sembrano le candidate maggiori alla lotta per non retrocedere in I divisione.

L’Italia niente. L’anno scorso è retrocessa e quest’anno ha dovuto giocare in I divisione, riuscendo però a vincere il proprio girone e riconquistando quindi la promozione nella massima serie per il prossimo anno. Se ne riparla nel 2012 in Finlandia e Svezia.

Foto di AP Photo/Paul Sakuma