domenica 3 Dicembre 2023

Upday ora chiude proprio, in Italia

Upday è una testata internazionale nata dall’accordo tra il grande editore tedesco Axel Springer e la multinazionale sudcoreana Samsung: è sia un servizio di news che un’app preinstallata sugli smartphone Samsung, gestisce e aggrega le notizie che arrivano da altri giornali (come fa anche il servizio Apple News sugli iPhone) e a un certo punto ha creato piccole redazioni in varie parti del mondo, tra cui l’Italia, che si occupano di creare e aggiungere articoli originali all’offerta. Il gruppo editoriale Axel Springer è l’azienda di media più grande d’Europa, ha una notevolissima influenza in Germania dove possiede il tabloid Bild e il quotidiano Welt , e da diversi anni sta spostando i suoi interessi negli Stati Uniti dopo aver rilevato il sito Business Insider nel 2015 per 400 milioni e il sito Politico nel 2021 per oltre un miliardo di dollari.

L’edizione italiana di Upday era nata nel febbraio 2017 come aggregatore di notizie: il lavoro della redazione (all’inizio formata da cinque giornalisti) era quello di verificare e ripubblicare le notizie selezionate da un algoritmo sviluppato internamente da Axel Springer. Rapidamente però Upday Italia divenne un sito di news online (oltre alla app) che produceva anche notizie originali: la redazione arrivò ad avere 12 giornalisti e una rete di collaboratori; e in alcuni casi riuscì anche ad avere inviati, come al festival di Sanremo, per l’ anniversario dei dieci anni del naufragio della Costa Concordia o per reportage da Lampedusa. La gran parte delle persone continuava a visitare Upday Italia dalla app del cellulare, ma anche il traffico sul sito, inizialmente marginale, stava lentamente crescendo: tra app e sito, a dicembre 2022Upday aveva circa 700mila visitatori quotidiani.

La strategia del gruppo editoriale Axel Springer per Upday inizialmente era di espandersi anche in altre nazioni: nel 2020 Upday era in 16 paesi europei, ed erano organizzazioni giornalistiche che spesso costavano poco e in grado di sostenersi da sole. Upday Italia era diventata economicamente sostenibile dal 2019 e le fonti di guadagno erano principalmente tre: la pubblicità “ programmatic ” (cioè spazi pubblicitari, immagini o video, gestiti da terzi), le partnership e gli articoli sponsorizzati.

Ma da quest’anno gli obiettivi e le priorità di Axel Springer rispetto a Upday sono cambiate: già a giugno l’editore aveva licenziato improvvisamente e in modo drastico diverse persone in molte redazioni, compresa quella italiana e l’ultimo aggiornamento di questa settimana è la chiusura definitiva dell’edizione italiana che avverrà il 5 dicembre, con il licenziamento dei quattro dipendenti rimasti. La motivazione sembra essere il nuovo accordo che Samsung ha concluso con Axel Springer da cui è nato, negli Stati Uniti, Samsung News che ha iniziato a rimpiazzare Upday sugli smartphone. Rispetto ai precedenti accordi per Upday , nel caso di Samsung News il rapporto dovrebbe essere più sbilanciato verso un impegno di Samsung piuttosto che di Axel Springer. Sarà un’app di news ancora più economica: il nuovo servizio sembra non prevedere una produzione giornalistica ma solo la ripubblicazione di articoli da testate con cui sono stati stretti accordi specifici.

Probabilmente Upday ha cominciato ad avere difficoltà a livello progettuale e internazionale da quando, in Axel Springer, sono andate via le due persone che avevano notevolmente contribuito a fondare e far crescere l’app. Una è Peter Würtenberger, dirigente tedesco 57enne e amministratore delegato di Upday dal 2016 al 2021, che è diventato vice-presidente esecutivo di Axel Springer. L’altra è Jan-Eric Peters, anche lui dirigente tedesco, 58 anni, che ha lasciato il gruppo editoriale nel gennaio 2021; aveva lavorato 20 anni per Axel Springer e si era occupato della transizione digitale del quotidiano tedesco Welt.

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