domenica 3 Marzo 2024

Demoliremo

Su Charlie raccontiamo spesso le evidenti ingerenze di alcuni inserzionisti nei contenuti giornalistici di alcuni quotidiani, e in particolare di quelli che sono più essenziali – con i loro grossi investimenti pubblicitari – alla sopravvivenza economica dei giornali stessi. Uno dei più presenti e preziosi è l’azienda ENI, che ottiene quindi grandi indulgenze e frequenti spazi per le sue comunicazioni da alcune testate. ENI sovvenziona indirettamente il sistema dell’informazione italiana da sempre (il suo fondatore Enrico Mattei creò il quotidiano il Giorno , e l’azienda ha una sua influente agenzia di stampa, AGI) e questa settimana il giornalista del quotidiano Domani Ferdinando Cotugno – spesso critico delle iniziative di greenwashing di ENI – ha raccontato su Twitter di come le indulgenze suddette si siano manifestate in un programma Rai.

“Infine, arriva il comunicato preventivo di Eni, il giorno della messa in onda, che sostanzialmente dice: avremmo volentieri partecipato, ma il dibattito è inaccettabile, le accuse sono pregiudiziali, non serve parlarne, tanto le “demoliremo” (bel wording) in altre sedi. E infatti Petrolio non ha parlato della causa di Greenpeace e Recommon. Alla fine, ogni pezzo della puntata che poteva mettere in difficoltà Eni è stato smantellato. Il paradosso è che chi ha visto Petrolio ne esce con la consapevolezza delle responsabilità di Exxon ma non può avere accesso a quelle, altrettanto provate, di Eni”.

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