I maggiorenni potranno votare per eleggere i senatori

Lo prevede la riforma costituzionale approvata oggi dal Senato, modificando l'età minima che finora era di 25 anni

(ANSA)
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Giovedì il Senato italiano ha approvato la riforma costituzionale che permetterà a tutti gli elettori maggiorenni di eleggere i senatori. Il provvedimento per modificare l’articolo 58 della Costituzione, che prevedeva questo diritto soltanto per le persone con più di 25 anni, è stato approvato con 178 voti favorevoli, 15 contrari e 30 astensioni. La riforma permetterà a circa 4 milioni di giovani tra i 18 e i 24 anni che finora potevano votare soltanto per eleggere i rappresentanti della Camera di votare per eleggere anche i senatori, a partire dalle prossime elezioni politiche.

Questa era la quarta lettura del provvedimento, la seconda al Senato dopo le due precedenti alla Camera. Dal momento che il testo non aveva ottenuto il quorum di due terzi nella seconda votazione alla Camera, per la sua entrata in vigore bisognerà attendere tre mesi, periodo di tempo in cui si potrà richiedere un eventuale referendum confermativo. In base all’articolo 138 della Costituzione, il referendum potrà essere richiesto da un quinto dei membri di una Camera o 500mila elettori o 5 consigli regionali: se non verrà richiesto, la riforma entrerà in vigore trascorso quel periodo.

Il relatore Dario Parrini, presidente della Commissione degli Affari costituzionali del Senato, ha detto che con la riforma le due Camere avranno la stessa base elettorale e quindi le stesse maggioranze politiche. Il ministro per i Rapporti col Parlamento, Federico d’Incà, ha scritto su Facebook che in questo modo si «favorisce la partecipazione delle nuove generazioni alla vita politica».