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  • Sabato 12 agosto 2017

Un’auto ha investito la folla durante una manifestazione in Virginia

Ha travolto un gruppo di manifestanti che si opponevano a un raduno di estremisti di destra a Charlottesville: ci sono un morto e 19 feriti

(PAUL J. RICHARDS/AFP/Getty Images)
(PAUL J. RICHARDS/AFP/Getty Images)

Una donna è morta e almeno 19 persone sono state ferite quando un’auto ha investito una folla di manifestanti che protestavano contro un grande raduno di estremisti di destra a Charlottesville, in Virginia, negli Stati Uniti. La manifestazione, la più grande degli ultimi anni organizzata da nazionalisti bianchi e neonazisti, era diventata violenta durante la giornata di sabato, tanto che il governatore della Virginia Terry McAuliffe, Democratico, aveva dichiarato lo stato di emergenza. Nel pomeriggio c’è stato anche un incidente: un elicottero della polizia della Virginia è precipitato vicino a un campo da golf nel sud della città. Due poliziotti sono morti nell’incidente.

Un video che mostra l’attentato di oggi a Charlottesville.

https://twitter.com/brennanmgilmore/status/896434516260212737

Gli estremisti di destra si sono radunati nella tarda mattinata di sabato in una piazza con la statua del generale sudista Robert E. Lee, sventolando bandiere confederate e cantando slogan nazisti come «Gli ebrei non ci sostituiranno». Sono poi stati raggiunti da una folla di persone che si opponevano alla manifestazione: inizialmente le due proteste erano separate da barricate, che sono però state sfondate. La polizia si è momentaneamente ritirata dalla piazza, e ci sono stati violenti scontri tra i due gruppi: sono poi stati sgombrati dalla polizia, aiutata dalla Guardia nazionale della Virginia. Circa due ore dopo, un’auto ha investito una folla di manifestanti contrari al raduno di estrema destra, uccidendo una donna e ferendo altre 19 persone, prima di scappare. Altre 15 persone sono state ferite negli scontri tra manifestanti, ma non per via dell’automobile. La donna uccisa aveva 32 anni.

Per l’attacco con l’automobile la polizia ha arrestato un uomo di 20 anni proveniente dall’Ohio, James Alex Fields Jr., che è il proprietario del veicolo. È stato arrestato con l’accusa di omicidio, tre accuse di lesioni volontarie e una di omissione di soccorso. Finora però la polizia non ha confermato che fosse effettivamente Fields a guidare l’automobile.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che si trova in un suo resort in New Jersey, ha detto: «Condanniamo nel modo più categorico possibile questi vergognosi atti di odio, fanatismo e violenza di tutte le parti». In molti hanno fatto notare che Trump, parlando dell’attentato, non ha condannato esplicitamente la manifestazione neonazista. Tra gli estremisti di destra che hanno partecipato alla manifestazione di ieri alcuni erano sostenitori del presidente.

Trump è stato criticato anche da politici Repubblicani per non aver condannato la manifestazione degli estremisti di destra. Ad esempio il senatore Cory Gardner del Colorado ha scritto su Twitter: «Signor Presidente, dobbiamo chiamare il male con il suo nome. Erano suprematisti bianchi ed è stato terrorismo interno».

Il governatore della Virginia, il Democratico Terry McAuliffe, ha condannato le violenze e ha fatto un discorso contro gli estremisti di destra: «Ho un messaggio per tutti i suprematisti bianchi e i nazisti che sono venuti a Charlottesville oggi. Il messaggio è chiaro e semplice: andatevene. Non vi vogliamo in questa grande comunità. Vergognatevi. Fate finta di essere patrioti, ma siete tutto il contrario». McAuliffe ha poi detto: «Siete venuti qui oggi per ferire delle persone. E lo avete fatto. Ma il mio messaggio è chiaro: siamo più forti di voi». McAuliffe ha anche detto di aver parlato con Trump e di averlo invitato a cominciare un movimento che unisca le persone.

La protesta era l’ultima di una lunga serie, andate avanti per mesi, organizzate da neonazisti ed estremisti di destra contro il progetto di rimuovere una serie di monumenti dedicati alle personalità sudiste della Guerra civile americana – quelli che difendevano lo schiavismo, e sostenuti oggi da frange razziste ed estremiste della destra americana – tra cui la statua di Lee a Charlottesville.