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  • Lunedì 27 giugno 2016

Brexit, cosa è successo lunedì

È stato il primo lunedì dopo il referendum: Standard & Poor's e Fitch hanno ridotto il rating del Regno Unito, Corbyn fa i conti con il Labour, i Conservatori voteranno un nuovo leader entro il 2 settembre

Il presidente francese François Hollande, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante la conferenza stampa dopo il loro incontro su Brexit a Berlino (JOHN MACDOUGALL/AFP/Getty Images)
Il presidente francese François Hollande, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante la conferenza stampa dopo il loro incontro su Brexit a Berlino (JOHN MACDOUGALL/AFP/Getty Images)

Oggi è stato secondo giorno di borse aperte dopo Brexit, il referendum con cui il Regno Unito giovedì scorso ha deciso di uscire dall’Unione Europea. È stato un nuovo giorno complicato sui mercati finanziari e per la sterlina, che nella sola seduta di venerdì aveva perso più del 10 per cento del suo valore rispetto al dollaro, e le principali borse europee hanno di nuovo chiuso con forti ribassi. Il primo ministro dimissionario David Cameron, conservatore, ha tenuto oggi un consiglio dei ministri del suo governo e ha parlato in Parlamento per la prima volta dopo Brexit. Il leader dell’opposizione laburista Jeremy Corbyn sta facendo i conti con i contrasti all’interno del suo partito, le dimissioni di buona parte del suo governo ombra e un voto di sfiducia. Boris Johnson, uno dei leader dell’opzione “Leave”, ex sindaco di Londra e possibile futuro primo ministro, ha scritto un editoriale per rassicurare i cittadini britannici e i mercati, minimizzando le conseguenze negative di Brexit. Intanto le agenzie Standard & Poor’s e Fitch hanno declassato il rating del Regno Unito.