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  • Giovedì 15 gennaio 2015

Le ragazze italiane rapite in Siria sono libere

Lo ha confermato il ministero degli Esteri: Vanessa Marzullo e Greta Ramelli erano state sequestrate a luglio

Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due volontarie italiane rapite lo scorso luglio in Siria, sono state liberate. Lo ha confermato il governo. Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle Riforme, ha scritto su Twitter che il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi ha comunicato alla Camera la liberazione delle due ragazze.

 

Il Foglio aveva dato la notizia citando una fonte del gruppo siriano Jabhat al Nusra, il “rappresentante” di al Qaida in Siria, che lo scorso 31 dicembre aveva confermato di tenere in ostaggio le due ragazze.

Secondo una fonte del gruppo siriano Jabhat al Nusra contattata dal Foglio, le due cooperanti italiane rapite in Siria la notte tra il 31 luglio e il 1° agosto sono state liberate. Greta Ramelli, 20 anni di Gavirate, e Vanessa Marzullo, 21 anni di Brembate, si trovano ora in salvo in Turchia e hanno superato il confine con la Siria.

Vanessa Marzullo, 21 anni, di Brembate in provincia di Bergamo, e Greta Ramelli, 20 anni, che abita a Gavirate in provincia di Varese, erano scomparse la notte tra il 31 luglio e il primo agosto 2014. Si trovavano in Siria per conto del “progetto Horryaty”, un’associazione che organizza piccoli progetti di volontariato a favore dei civili siriani (in Siria da più di tre anni è in corso una complicata e sanguinosa guerra civile, che ha portato alla morte fin qui di oltre 170.000 persone). Il 31 dicembre scorso il Fronte al Nusra aveva diffuso un video che mostrava le due ragazze dire di essere in pericolo e chiedere aiuto al governo italiano.

Il “progetto Horryaty” è stato fondato da Marzullo e Ramelli assieme al 47enne di Varese Roberto Andervill, e si appoggia ad altre associazioni di volontariato della zona. Dopo due viaggi in Siria organizzati fra marzo e maggio del 2014, le due ragazze erano tornate nel paese il 28 luglio. Le due ragazze sono studentesse universitarie e in passato hanno avuto diverse esperienze di volontariato. Vanessa Marzullo ha 21 anni e studia Mediazione Linguistica e Culturale all’Università degli Studi di Milano. Su Facebook ha scritto di conoscere l’arabo e l’inglese. Greta Ramelli ha 20 anni e studia Scienze Infermieristiche. La pagina del “progetto Horryaty” riporta che negli anni scorsi è stata impegnata in attività di volontariato in Zambia e in India. La prima iniziativa del progetto riportata dalla propria pagina è stata una raccolta fondi organizzata fra aprile e maggio del 2014. In tutto furono raccolti 2443 euro, che servirono ad acquistare medicine, latte in polvere e pacchi alimentari consegnati poi in alcuni villaggi nella zona di Idlib, nel nord della Siria, e ad Homs, nel sud del paese (qui alcune foto dei prodotti consegnati). Negli ultimi mesi l’associazione si era impegnata per organizzare nuove iniziative di raccolte fondi, come feste scolastiche, cineforum e mostre fotografiche. Non risulta che il “progetto Horryaty” fosse legato in particolare ad alcuna associazione religiosa, nonostante Andervill, il terzo socio fondatore, faccia parte di IPSIA, un’associazione non governativa che si occupa di volontariato sostenuta dalle ACLI, una nota associazione cristiana.