Google Street View alle Galapagos

Le foto del viaggio durato 10 giorni per fotografare le meraviglie naturali delle isole, che saranno presto disponibili su Street View

A circa mille chilometri dalla costa occidentale del Sudamerica nel Pacifico c’è l’arcipelago delle Galapagos, un meraviglioso insieme di 14 isole con un habitat naturale con pochi uguali sul resto della Terra. Il suo isolamento dal resto del mondo e la sua età –  le isole più antiche si formarono circa quattro milioni di anni fa – hanno favorito l’evoluzione di moltissime specie animali e vegetali endemiche, cioè proprie e caratteristiche di quei territori. Specie che praticamente si trovano solo lì e che furono alla base degli studi del naturalista Charles Darwin, che proprio dopo i suoi viaggi alle Galapagos elaborò e perfezionò la propria teoria dell’evoluzione.

Nonostante sia così remoto, l’arcipelago è da tempo in pericolo a causa degli effetti dell’inquinamento, del cambiamento climatico e delle attività dell’uomo. Il governo dell’Ecuador, che ne detiene il controllo, ha avviato diversi progetti per proteggerle e preservare le specie e la loro grande ricchezza naturalistica. Per rilanciare l’attenzione sulle Galapagos, Google ha avviato insieme con la Charles Darwin Foundation (CDF) e il Galapagos National Parks Directorate (GNPD) un progetto per fotografare e mostrare al resto del mondo le isole e le loro specie.

Google ha inviato alle Galapagos per una decina di giorni le sue strumentazioni per realizzare foto panoramiche e inserirle all’interno di Street View, il suo servizio di Google Maps per vedere le fotografie a 360 gradi di diverse aree geografiche. I suoi fotografi, muniti di particolari zainetti con macchine fotografiche che scattano foto man mano che si cammina, hanno lavorato tra enormi tartarughe, sentieri scoscesi e il cratere del vulcano Sierra Negra.

Le fotografie panoramiche saranno pubblicate nei prossimi mesi su Street View. Non è la prima volta che Google organizza iniziative simili per fotografare e mettere a disposizione le immagini di luoghi difficilmente accessibili o remoti come la foresta amazzonica, le principali cime montane del pianeta e la barriera corallina.