La finale dell’Eurofestival

La cantante svedese Loreen ha vinto l’edizione 2012 con la canzone “Euphoria”

Nigel Treblin/dapd
Nigel Treblin/dapd

Aggiornamento 01.11 del 27 maggio. La cantante svedese Loreen ha vinto l’edizione 2012 dell’Eurofestival con la canzone “Euphoria”, eccola.

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Stasera a Baku, in Azerbaijan, ci sarà la finale dell’Eurovision Song Contest, o Eurofestival, un festival della canzone europea molto kitsch che con oltre 125 milioni di spettatori in tutta Europa è però lo spettacolo televisivo non sportivo più visto al mondo. La finale sarà trasmessa in diretta televisiva in molti paesi, tra cui l’Italia (su Rai2, alle 21).

(Le foto della finale)

Il festival si tiene a Baku, capitale dell’Azerbaijan, perché il paese ha vinto l’ultima edizione con il brano Running Scared. Anche se si chiama “Eurofestival”, partecipano al concorso canoro anche paesi dell’Asia occidentale, come Israele, e dell’Africa settentrionale, come il Marocco. Il festival esiste dal 1956, è prodotto dall’Unione Europea di Radiodiffusione, un’organizzazione che raccoglie alcune delle principali emittenti nazionali d’Europa, e conclude oggi la sua cinquantasettesima edizione.

Quest’anno, l’edizione dell’Eurofestival è stata più politica del solito. Molti attivisti per i diritti umani in Azerbaijan, infatti, hanno sfruttato l’occasione per ricordare al mondo che spesso il dissenso nel loro paese non è consentito e che sono perseguitati dal governo in carica. In questi giorni ci sono stati infatti molte manifestazioni contro il presidente in carica Ilham Aliyev, che per “la vetrina” dell’Eurofestival ha investito molte decine di milioni di euro, per non parlare della costruzione del maestoso Palazzo di Cristallo da 23mila posti per l’evento. Nell’ultima manifestazione di ieri sono state arrestate almeno 30 persone.

Nelle ultime settimane ci sono state molte proteste contro Aliyev, che nel 2009 ha annullato il limite dei due mandati presidenziali per essere rieletto la terza volta nel 2010, in quelle che sono state definite “elezioni farsa” da molti attivisti. L’opposizione azera denuncia l’imprigionamento di 70 persone per ragioni politiche (secondo Amnesty International, sono stati 14 i prigionieri politici nelle carceri a partire dall’aprile 2012) e la persecuzione dei giornalisti scomodi. Prima che iniziasse la gara, l’Armenia ha ritirato la band dei Dorians, dato il conflitto in corso fra i due paesi per il controllo della regione del Nagorno-Karabakh. Molte critiche sono giunte ieri anche dal Commissario per i diritti umani del governo tedesco, Markus Löning.

Quest’anno l’Italia, dopo il secondo posto ottenuto lo scorso anno in Germania con Raphael Gualazzi, sembra avere buone opportunità di vittoria (sarebbe la terza del paese nella storia dell’Eurovision) con Nina Zilli, che si è presentata con la canzone Out Of Love, la versione internazionale di L’amore è femmina. L’Italia non vince dal 1990 a Zagabria (nell’ex Jugoslavia) con Toto Cutugno e la sua canzone Insieme: 1992. L’altra vittoria italiana c’è stata invece nel 1964 a Copenaghen (Danimarca) con Gigliola Cinquetti che cantò Non ho l’età – Per amarti.

Nina Zilli se la dovrà vedere con altri importanti e stimati cantanti, mentre le esibizioni delle scorse sere hanno mantenuto alta la fama di baracconata pop-kitsch televisiva per eccellenza. Tra i favoriti c’è anche il britannico Engelbert Humperdinck con la canzone Love will set you free.

Tra gli altri da tenere d’occhio, infatti, ci sono alcune nonnine russe che cantano una canzone dal ritmo popolare e che si chiamano “Buranovskiye Babushki”.

C’è anche Anggun, la cantante indonesiana che diventò molto famosa nel 1997 con la canzone Snow On The Sahara e che all’Eurovision si ripresenta con Echo (You And I) rappresentando la Francia.

Ha fatto parlare di sé, soprattutto per le sue movenze e allusioni sul palco, anche la greca Eleftheria Eleftheriou con la sua canzone Aphrodisiac.

Per l’Azerbaijan, quest’anno, c’è Sabina Babayeva con la sua When The Music Dies.

L’Italia è in finale di ufficio, perché fa parte dei cosiddetti “Big Five”, ossia i cinque paesi che hanno diritto all’ammissione diretta alla finale (Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e, dall’anno scorso, l’Italia, appunto). La finale di stasera è stata preceduta da due semifinali che hanno selezionato i venti concorrenti che affiancheranno i Big Five nel contendersi la vittoria. Per la scelta del vincitore pesa al 50 per cento il televoto (ma non si può votare la canzone che rappresenta il proprio paese) e al 50 per cento i voti di una giuria internazionale. Le canzoni presentate non devono durare più di tre minuti, possono essere cantate in qualsiasi lingua (anche inventata) e sul palco non possono salire più di sei persone contemporaneamente.

– Come funziona l’Eurofestival

– I video dei vincitori dell’anno scorso

nella foto Loreen (Nigel Treblin/dapd)