domenica 23 Novembre 2025
Il giornalista della Stampa Giuseppe Legato ha raccontato sul suo giornale il raro sviluppo giudiziario di cui è stato protagonista dopo una causa per diffamazione ai suoi danni: il magistrato non solo ne aveva chiesto l’archiviazione ma aveva ritenuto ci fossero i presupposti per perseguire per calunnia il querelante. Che adesso è stato condannato anche in appello. La scelta del magistrato è una cosa che succede molto di rado perché richiede di dimostrare che il querelante fosse consapevole della falsità delle sue accuse e dell’innocenza del querelato, e nelle denunce per diffamazione c’è spesso una questione di opinabilità e interpretazione (non tanto dei fatti, naturalmente, ma del configurarsi della “diffamazione“).
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