domenica 16 Febbraio 2025
La redazione del Piccolo, storico quotidiano di Trieste, ha scioperato ieri proseguendo una protesta che avevamo raccontato due settimane fa contro le scelte della nuova proprietà. Il Piccolo era stato acquistato un anno fa dalla società NEM, creata apposta da un gruppo di importanti imprenditori veneti, assieme ad altri quattro quotidiani veneti e friulani ceduti da GEDI, il grande gruppo editoriale che pubblica Repubblica e Stampa. Il breve comunicato della redazione dice: “La decisione della redazione, sancita mercoledì in assemblea, arriva al termine di un confronto sindacale con Nordest Multimedia, nel quale l’azienda non ha ritenuto di dare risposte positive alle richieste delle rappresentanze sindacali in termini di tutela del perimetro d’organico e autonomia della testata”.
Tra le altre lamentele di cui la redazione aveva già scritto, il sito Professione Reporter ne riferisce anche una sulla discriminazione delle donne:
” Le giornaliste hanno redatto un documento in cui lamentano “la pesante disparità di ruoli, funzioni e conseguente trattamento economico tra giornalisti e giornaliste” delle testate venete, così come pure “la mancanza d’una ‘voce femminile’ ad ampio spettro” oltre a segnalare una generale carenza su “presenza, ruoli e avanzamento di carriera delle giornaliste”, constatando per altro “l’alta propensione di questo gruppo dirigente ad avere una trazione maschile nei ruoli di vertice”, tant’è che “i ruoli apicali restano saldamente nelle mani dei colleghi”, un fenomeno per altro “potenziato” in seguito alle due assunzioni nelle due sezioni Cultura e Sport.
Non mancano i calcoli dettagliati in proposito: le redattrici nelle quattro redazioni venete “sono in tutto 26, i colleghi 40, per un totale di 66 unità” e le giornaliste rappresentano quindi solo “il 39,39% del totale”. “Sei hanno qualifiche che non superano il ruolo di caposervizio” (una soltanto ricopre il ruolo apicale di caposervizio, tre vice caposervizio e due redattrici esperte), a fronte “di 23 redattori maschi con qualifica per un totale che porta il numero a 29”, se si include anche la direzione di testata”.
(La questione dei ruoli delle donne nelle posizioni decisionali e di maggior visibilità riguarda in realtà la quasi totalità dei quotidiani italiani)
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