domenica 7 Settembre 2025
C’è stato un altro caso di palesi invadenze degli interessi pubblicitari nel giornalismo del Corriere della Sera che ha fatto traboccare il vaso della tolleranza della sua redazione. Un’intervista a Jannik Sinner ha generato una protesta presso il direttore, e un intervento del presidente dell’Ordine dei giornalisti. Tra i grandi quotidiani il Corriere della Sera è quello che da diversi anni – beneficiandone in termini di sostenibilità economica – dà le maggiori priorità allo sfruttamento del giornale come strumento di raccolta pubblicitaria: gli effetti sono visibili, e a volte irritano gli stessi giornalisti. Le pagine in discussione sono state così descritte sul sito specializzato Prima Comunicazione.
“Subito nelle prime righe il lettore viene informato che il numero uno del mondo di tennis è “vestito Gucci, al polso due orologi Rolex (due dei suoi sponsor)”. Ed è reduce, venerdì sera, da una festa al club “The Core”, dove è stato celebrato “come ambasciatore delle crociere Explora Journeys”. Su Explora Journeys c’è un pezzo apposito, sotto l’intervista. Titolo: “E Jannik Sinner scopre la crociera con Explora Journeys. Il campione a bordo, un ace di ‘sport e benessere’”.
L’articolo spiega che Explora Journeys, brand di viaggi oceanici di lusso del Gruppo Msc delle famiglie Aponte e Vago ha annunciato venerdì sera a New York una partnership con Jannik Sinner e racconta come la Presidente di Explora Journeys, Anna Nash, e il campione saliranno a bordo di una nave Explora “in modo da contribuire a mettere a punto rituali di benessere che potranno poi essere goduti dagli ospiti”. Nash precisa: “Vogliamo che la presenza di Jannik sia infusa nella nave”. Sinner, ragazzo di montagna, rivela di non essere mai salito su una nave e definisce tutto questo “un sogno””.
Per completezza e perché non paia una commistione visibile solo sul Corriere della Sera, va citata la pagina che Repubblica ha dedicato sabato a un’intervista al direttore creativo della azienda Hermès per promuovere un’iniziativa dell’azienda stessa che due giorni prima era stata pubblicizzata a pagamento sul giornale. In questo caso l’azienda sponsor dell’articolo ha investito nel giornale, invece che nell’intervistato dal giornale.
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