domenica 4 Settembre 2022

I quotidiani a giugno

All’inizio di agosto erano stati pubblicati i dati ADS di diffusione dei quotidiani nel mese di giugno. Ricordiamo che la “diffusione” è un dato (fornito dalle testate e verificato a campione da ADS) che aggrega le copie dei giornali che raggiungono i lettori in modi molto diversi, grossomodo divisibili in queste categorie:
– copie pagate, o scontate, o gratuite;
– copie in abbonamento, o in vendita singola;
– copie cartacee, o digitali;
– copie acquistate da singoli lettori, o da “terzi” (aziende, istituzioni, organizzazioni) in quantità maggiori.

Il totale di queste copie dà una cifra complessiva, che è quella usata nei pratici e chiari schemi di sintesi che pubblica il giornale specializzato Prima Comunicazione , e che trovate qui , da cui si vedono, rispetto al mese scorso, perdite più o meno sensibili per tutte le testate maggiori, con l’eccezione del Fatto: Repubblica Corriere della Sera perdono meno degli altri e Repubblica torna quindi a essere “davanti” al Sole 24 Ore (c’è un errore nella tabella di Prima Comunicazione : i dati del mese scorso di Repubblica Sole 24 Ore sono invertiti), mentre i cali maggiori riguardano appunto il Sole 24 Ore Avvenire .

Se guardiamo invece i più indicativi e severi confronti con l’anno precedente i declini riguardano tutti eccetto la Verità (che da qualche mese perde copie ma continua ad avere numeri molto maggiori di un anno prima): si notano però soprattutto ancora il calo del 15% delle copie di Repubblica, del 13% della Nazione e dell’11% della Stampa . In una generale tendenza alla perdita di copie tra il 5% e il 15% di anno in anno, il calo inferiore all’1% del Corriere è un risultato eccezionale (spiegato solo in parte da una crescita di quasi 7mila copie digitali a prezzo scontato oltre il 70%, senza le quali lo stesso calo arriverebbe al 3%).

Per una volta diamo un’occhiata anche ai tre quotidiani sportivi, ora che le variabili legate al Covid non influenzano più tornei e campionati e calendari, e prendiamo l’ultimo dato “normale”  e paragonabile, quello del giugno 2019. ADS mostra separatamente i dati del lunedì – giorno “speciale” per i quotidiani sportivi – e quelli degli altri giorni della settimana, per cui i cali di diffusione in tre anni sono rispettivamente: Gazzetta dello Sport 32/29%, Corriere dello Sport 36/38%, Tuttosport 47/46%.

Come facciamo ogni mese, consideriamo invece un altro dato più indicativo della generica “diffusione” che abbiamo descritto qui sopra: lo si ottiene sottraendo da questi numeri quelli delle copie gratuite o scontate oltre il 70% e quelle acquistate da “terzi” (aziende, istituzioni, alberghi, eccetera), per avere così un risultato relativo alla scelta attiva dei singoli lettori di acquistare e pagare il giornale. Si ottengono quindi questi numeri (tra parentesi la differenza rispetto a un anno fa):
Corriere della Sera 183.615 (-3,9%)
Repubblica 110.947 (-23%)
Stampa 80.949 (-13%)

Resto del Carlino 64.491 (-10%)
Sole 24 Ore 60.586 (-14%)
Messaggero 53.283 (-7%)
Fatto 45.650 (-10%)
Nazione 41.895 (-13%)
Gazzettino 37.855 (-9%)

Giornale 30.786 (-18%)
Verità 28.955 (+21%)
Rispetto al mese passato recuperano tutti qualche centinaio di copie, con l’eccezione di Sole 24 Ore Stampa Avvenire che ne perdono: la Verità ha il calo maggiore (-1.115).
Altri giornali nazionali:
Libero 19.069 (-18%)
Avvenire 16.621 (-6%)
Manifesto 12.191 (-10%)
ItaliaOggi 10.455 (-3%)

(il Foglio Domani non sono certificati da ADS).

I dati di luglio dovrebbero essere diffusi lunedì 12 settembre e tra due numeri di Charlie approfondiremo ulteriormente quelli: nel frattempo la campagna elettorale dovrebbe aiutare i numeri in questi mesi.

Avvenire, Manifesto, Libero ItaliaOggi sono tra i quotidiani che ricevono contributi pubblici diretti)

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