domenica 2 Febbraio 2025

Dimenticati a Nordest

Sono emersi questa settimana i primi conflitti tra le redazioni e la nuova proprietà dei quotidiani del Nordest che il gruppo GEDI aveva ceduto un anno fa a una società chiamata NEM, a cui partecipano importanti e potenti imprenditori delle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. I giornalisti delle testate di quest’ultima regione – Piccolo di Trieste e Messaggero Veneto di Udine – hanno pubblicato un comunicato annunciando due giorni di sciopero e protestando per le minori attenzioni riservate ai due quotidiani, e per una serie di inadeguatezze nelle risorse destinate al loro lavoro.

“A preoccupare i giornalisti del Friuli Venezia Giulia sono le linee strategiche del gruppo, cominciando dall’applicazione di un prezzo per copia di 50 centesimi più alto rispetto a quello dei giornali Nem del Veneto. Un modo di sostenere la competizione con la concorrenza in quel territorio a spese tuttavia dei lettori della nostra regione – a esclusione dell’ex provincia di Pordenone –, con un impatto sulle vendite che ha penalizzato in questi mesi Il Piccolo e il Messaggero Veneto, rendendo quasi del tutto vano il lavoro svolto per migliorare gli indicatori di vendita di quelli che erano, e restano, i due principali fornitori di redditività economica del gruppo editoriale.
A più di un anno dall’ingresso di Nem, bisogna ancora rilevare che il supporto tecnologico al lavoro giornalistico è inadeguato, responsabilità questa anche del lungo disarmo della precedente gestione, cui il nuovo editore sta cercando faticosamente di rimediare. Intanto però le giornate in redazione trascorrono fra i problemi: dall’archivio malfunzionante alle interruzioni della rete e dei server, passando per i crash del software Atex, la forte riduzione di personale poligrafico, e la totale assenza per quanto riguarda Il Piccolo, telefoni muti per giorni, falle nel sistema d’impaginazione, orari di apertura al pubblico ridotti per la mancanza di un front office e scarsa attenzione alle condizioni delle sedi di lavoro”.

NEM ha risposto rivendicando gli investimenti fatti e promettendo attenzioni.

“Strategia che Gruppo Nem, rivendicandone a sé responsabilità e prerogativa, sta attuando anche con il continuo confronto con le rappresentanze sindacali per condividere un percorso coerente con la necessità di costruire un gruppo editoriale autorevole, solido, proiettato al futuro”.

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