domenica 1 Giugno 2025
Tre anni fa questa newsletter riferì l’acquisto da parte del gruppo editoriale GEDI della società di promozione di “influencer” Stardust, e commentò le opportunità e i rischi di un investimento su prospettive nuove ma distanti da quelle dell’informazione giornalistica.
Venerdì il quotidiano Domani – il cui editore Carlo De Benedetti è l’ex proprietario dell’azienda che oggi si chiama GEDI – ha descritto così gli sviluppi di quell’operazione.
“Il business girava alla grande, almeno a giudicare dai conti della società che sui giornali si era costruita la fama di “fabbrica degli influencer”. Quello che ancora non è chiaro è come sia stato possibile il tracollo descritto nell’ultimo bilancio di Stardust, quello del 2024, il primo esercizio in cui l’azienda è stata gestita da manager nominati da Gedi. A fine marzo, il gruppo editoriale che fa capo alla Exor di John Elkann è dovuto intervenire d’urgenza con un aumento di capitale di 2,6 milioni dopo che il patrimonio netto di Stardust era finito sotto zero, divorato dalle perdite che l’anno scorso sono arrivate a 4,7 milioni su ricavi di 7,7 milioni […] Nel 2024 la gestione è passata nelle mani dei manager targati Gedi ed è partita una pulizia di bilancio che ha fatto emergere perdite milionarie. Tradotto in cifre, questo significa che Stardust è stata valutata 30 milioni nel 2022, quando è stata acquisita la prima partecipazione del 30 per cento. Due anni dopo la controllante Gedi digital ha dovuto svalutare di 8,8 milioni la propria quota dell’89 per cento nella cosiddetta fabbrica degli influencer e ora dovrà investire tempo e denaro per rimettere in carreggiata l’azienda”.
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