domenica 4 Maggio 2025

CBS News sotto ricatto

Le trattative tra Donald Trump e la grande multinazionale dei media Paramount Global sulla denuncia del primo contro la seconda continuano ad avere grandi attenzioni negli Stati Uniti: e come avevamo detto una settimana fa si sta confermando l’intenzione di Paramount di darla vinta a Trump, per proteggere un proprio interesse aziendale.
La questione, ricordiamo, è l’accusa di Trump nei confronti del network televisivo CBS News (posseduto da Paramount) di avere manipolato strumentalmente un’intervista alla sua avversaria per la presidenza Kamala Harris. La rete ha risposto – confortata dal giudizio di qualunque esperto di televisione – che si era trattato di un normale e consueto lavoro di montaggio su un’intervista registrata. Il New York Times è tornato questa settimana a definire “priva di fondamento” la causa di Trump, per esempio, facendo nuovamente irritare il presidente.
Ma il fatto è che Paramount Global sta aspettando il via libera del governo statunitense per un’importante operazione di fusione, che porterebbe grandi profitti in particolare per la sua presidente Shari Redstone: accusata da molti osservatori di voler proteggere questi interessi e quindi di acconsentire a un assurdo risarcimento nei confronti di Trump. Il Wall Street Journal ha scritto mercoledì che nelle trattative tra gli avvocati Paramount avrebbe considerato un’offerta fino a venti milioni di dollari, ma le richieste di Trump sarebbero maggiori, e pretenderebbero anche delle scuse pubbliche.

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