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  • Domenica 26 novembre 2017

Quest’anno la Serie A è piena di rimonte

È già successo 21 volte che la squadra andata in vantaggio per prima poi abbia perso, più del doppio rispetto agli altri campionati

Dries Merten, Jose Calleon e Lorenzo Insigne del Napoli. (Valerio Pennicino/Getty Images)
Dries Merten, Jose Calleon e Lorenzo Insigne del Napoli. (Valerio Pennicino/Getty Images)

Le partite di questa stagione di Serie A in cui la squadra che è andata inizialmente in vantaggio ha poi perso sono state 21: molte più che negli altri campionati europei, ha raccontato un articolo di Matteo Pinci sulla Repubblica di oggi. In Germania è successo in tutto 12 volte, l’ultima dopo la vittoria dell’Augsburg sul Wolfsburg di ieri, mentre nella Premier League inglese è successo 9 volte, e nella Ligue 1 francese soltanto 8.

In Serie A è successo l’ultima volta nella scorsa giornata con Verona-Bologna: il primo gol lo aveva segnato Alessio Cerci del Verona al 12esimo minuto, ma poi la partita è stata vinta 3 a 2 dal Bologna, che durante la partita è andata in svantaggio due volte, sull’1 a 0 e sul 2 a 1. La squadra che ha ribaltato le partite più volte è stata il Napoli, che lo ha fatto contro Atalanta, Lazio, Spal e Genoa. Alla Juventus è successo tre volte, contro Genoa, Udinese e Benevento.

Sono in tutto 13 le squadre che sono state in vantaggio e poi hanno perso la partita quest’anno. Repubblica ha provato a chiedere una spiegazione a Mark Iuliano, ex difensore della Juventus e della Nazionale.

« Credo che oggi le squadre giochino in modo più aperto » . Così la vede Mark Iuliano, che in rimonta perse con l’Italia la finale di Euro 2000. « E poi è una questione di tensione: il livellamento verso il basso della serie A ha aumentato il numero di calciatori disposti ad accontentarsi. Ma se ti accontenti, e davanti hai una squadra che vuole vincere a tutti i costi, il vantaggio anche di due gol non ti basta, perdi energie mentali e finisci per consegnarti».

Andrea Mandorlini, ex allenatore del Verona, ha ipotizzato che dipenda anche dalle qualità degli allenatori italiani:

«I nostri allenatori, anche quelli delle piccole squadre, sanno preparare le partite. Per questo magari riescono a colpire a freddo le grandi, che però hanno qualità e risorse per tornare in partita e prendersi tutto. Ultimamente, le grandi mancano un po’ nell’approccio iniziale. Così il Benevento ad esempio ha sbloccato alcune gare, penso a quelle con Juve e Samp, ma poi non ha saputo gestirle. Qualche anno fa se una squadra di bassa classifica in serie A passava in vantaggio, rimontarla era difficile».