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  • Mercoledì 20 settembre 2017

Le foto della Settimana della moda a Londra

Innovativa come spesso accaduto in passato, è stata chiusa dalla sfilata di Tommy Hilfiger con Gigi Hadid

(REUTERS/Mary Turner via LaPresse)
(REUTERS/Mary Turner via LaPresse)

Si è conclusa ieri la Settimana della moda di Londra, inaugurata da una serie di feste il 14 settembre e dedicata alle collezioni della primavera/estate 2018. L’ultima sfilata è stata quella di Tommy Hilfiger, intitolata Tommy Now: Rock Circus, la prima sfilata dello stilista americano a Londra negli ultimi 20 anni, che ha avuto come protagonista la celebre modella Gigi Hadid. In passerella c’erano anche sua sorella Bella e il fratello Anwar, ma Hadid, che ha collaborato alla collezione, si è fatta notare sfilando in calzettoni e stivaloni sopra il ginocchio, pantaloncini di pelle e un camicione floreale.

La collezione era incentrata sul mondo del rock, che fu di ispirazione per Hilfiger a inizio carriera, come sottolineato non solo ida vestiti – giacche da biker, pelle ovunque, loghi in stile heavy metal, cappucci – ma anche dal luogo scelto: la Roundhouse, una sala da concerti dove i Doors suonarono per la prima volta a Londra nel 1968 e dove si esibirono fra gli altri anche David Bowie e Jimi Hendrix. Oltre a questi abiti e accessori c’erano gli immancabili elementi della moda americana di cui Hilfiger è tra i maggiori rappresentanti: tessuti a scacchi alla maniera dei college, calzettoni, magliette oversize, in rosso, bianco e blu. La sfilata è stata trasmessa in streaming e tutti i capi si potevano comprare subito, anche direttamente su Facebook, Twitter, Instagram e Snapchat: come era già successo per la scorsa stagione, quando i jeans indossati da Hadid andarono esauriti prima della fine della sfilata.

gigi

Se la Settimana della moda di New York aveva annoiato un po’ i critici più esigenti, quella di Londra, non ha deluso. Lo spirito generale è stato riassunto bene da Stef Yotka su Vogue:

«Non sarebbe davvero la London Fashion Week senza una serie di giovani stilisti che stanno cambiando i paradigmi della moda, senza aziende storiche che ripensano il modo in cui compriamo, e una manciata di avvistamenti di Kate Moss, no? Questa stagione aveva tutto questo e molto altro, e i vestiti sbrilluccicosi, ottimistici e spesso celebrali visti in passerella hanno offerto un contrasto appuntino e affascinante all’aspra realtà dei recenti attentati terroristici in Regno Unito. Piuttosto che restare calmi e andare avanti (“keep calm and carry on”), gli stilisti e le aziende della capitale inglese stanno creando abiti brillanti, eccentrici, emozionanti, che sposteranno il dibattito a livello internazionale».

Matthew Schneier nota invece sul New York Times che molti stilisti hanno infilato nei loro abiti allusioni a Brexit, alla minaccia nucleare della Corea del Nord e al costante timore degli attentati.

Tenendo conto delle peculiarità di ogni azienda, si sono visti ancora i tantissimi volant apparsi nella scorsa stagione, con balze in colori pastello e vestitini. E poi, come da tradizione per Londra, sono passati molti giovani stilisti poco conosciuti, diventati un fenomeno nel lampo di una sfilata: Michael Halpern, Matty Bovan e Marta Jakubowski, tutti nomi di cui continuerete a sentir parlare. Per finire c’erano anche due marchi italiani, Versus Versace e Emporio Armani, con due delle sfilate più smisurate, con più celebrità e top-model che contano, oltre a Donatella Versace e Giorgio Armani tra il loro stesso pubblico.