Michele Emiliano è contrario alla legge che rende obbligatori i vaccini

Il presidente della Puglia dice che «la nuova legge sta seminando panico, creando sospetti e reazioni negative»

(ANSA/ANGELO CARCONI)
(ANSA/ANGELO CARCONI)

Lunedì 28 agosto il presidente della Puglia, Michele Emiliano, già candidato a segretario del PD, ha incontrato un gruppo di persone che fanno parte di un’associazione che è contraria alla legge che impone l’obbligo di vaccinare i bambini, approvata definitivamente alla fine dello scorso luglio. Secondo Emiliano la legge è stata un errore e l’associazione fa bene a spingere le famiglie a fare ricorso; Emiliano dice ci sono buone possibilità che i ricorsi vengano accolti e la legge dichiarata incostituzionale. Ai giornalisti presenti, riporta l’ANSA, Emiliano ha detto:

«La convinzione che l’estensione delle vaccinazioni obbligatorie da tre a dieci e il rafforzamento delle sanzioni in caso di inottemperanza sia l’unico mezzo per far risalire il numero dei bambini vaccinati in Italia, è secondo noi un errore politico che non considera l’elevato tasso di sfiducia dei cittadini nei confronti della politica»

Altri presidenti di regione sono contrari alla legge sui vaccini. Il più noto è probabilmente Luca Zaia, presidente del Veneto della Lega Nord. A proposito dell’obbligo vaccinale, Emiliano ha aggiunto:

«La nuova legge sta seminando panico, creando sospetti e reazioni negative»

La nuova legge ha reso necessari dieci vaccini per iscriversi agli asili nido, alle scuole materne, le scuole elementari, medie e i primi due anni delle superiori. Per i genitori che iscrivono comunque i loro figli alla scuola dell’obbligo, cioè dalle elementari fino ai primi due anni di superiori, sono previste sanzioni. Negli ultimi anni la copertura vaccinale in Italia è scesa sotto le soglie che i medici ritengono prudenti da mantenere e questo ha portato diverse conseguenze. Per esempio, soltanto nei primi mesi di quest’anno ci sono stati cinque volte più casi di morbillo rispetto al 2016.