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  • Martedì 20 giugno 2017

L’attentato fallito alla stazione Centrale di Bruxelles

Un uomo ha provocato una piccola esplosione ed è stato ucciso dai militari di guardia: la situazione è trattata come un atto di terrorismo

(EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)
(EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)

Alle 20:45 di martedì sera un uomo ha provocato una piccola esplosione alla stazione Centrale di Bruxelles, in Belgio, ed è stato ucciso dai militari di guardia. Nessuno è rimasto ferito e la polizia ha riportato in breve la situazione sotto controllo. La stazione è stata comunque evacuata dalla polizia, le aree circostanti – compresa la Grand Place – sono state isolate e la circolazione dei treni (sia quelli di superficie che quelli della metropolitana) è stata sospesa ed è ripresa mercoledì mattina.

I magistrati belgi hanno detto che il responsabile è un cittadino marocchino di 36 anni: pianificava di far esplodere una grossa bomba con dentro chiodi e bombolette di gas, ma alla fine c’è stata solo una piccola esplosione. In casa sua è stato trovato del materiale esplosivo – cosa che fa pensare che l’attacco fosse stato programmato da tempo – e “prove della sua vicinanza allo Stato Islamico”, ha scritto Reuters.

Mercoledì mattina, la polizia ha compiuto alcune operazioni a Molenbeek, il quartiere dove abitavano alcuni terroristi della cellula dell’ISIS che ha compiuto gli attacchi a Parigi e Bruxelles. Non è ancora chiaro se l’uomo responsabile dell’attacco di ieri sia legato a qualche organizzazione terroristica.