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  • Giovedì 6 ottobre 2016

Un parlamentare dell’UKIP è stato ferito dopo una rissa al Parlamento europeo

Si chiama Steven Woolfe, è collassato a Strasburgo dopo un incontro fra gli europarlamentari del suo partito: ora sta meglio

(Matt Cardy/Getty Images)
(Matt Cardy/Getty Images)

Steven Woolfe, parlamentare europeo dell’UKIP, il partito britannico di estrema destra, è stato ferito dopo una rissa alla sede del Parlamento europeo di Strasburgo. La notizia è stata confermata da Nigel Farage, storico leader dell’UKIP e suo capo ad interim dopo le dimissioni di Diane James, avvenute due giorni fa. Farage ha spiegato che «in seguito a una colluttazione che è avvenuta a un incontro dello UKIP questa mattina, Steven Woolfe è collassato ed è stato portato in ospedale. Le sue condizioni sono gravi». Dall’ospedale, qualche ora dopo l’incidente, Woolfe ha detto di stare bene e che gli esami hanno escluso un coagulo di sangue attorno al cervello. Nelle ore successive all’incidente era circolata molta preoccupazione per Woolfe: la britannica ITV ha diffuso una foto piuttosto forte scattata presumibilmente poco dopo il suo collasso.

Sulle prime una fonte di Sky News vicina all’UKIP aveva detto che Woolfe era in pericolo di vita: poco dopo, varie fonti hanno confermato a Sky News, BBC e ITV che Woolfe è cosciente e che le sue condizioni stanno migliorando. Non è ancora chiaro chi abbia attaccato Woolfe, che secondo una fonte del Guardian è stato colpito da un pugno poco dopo che aveva chiesto a un collega di chiarirsi in un luogo separato. In un comunicato ufficiale, lo UKIP ha comunque detto che Woolfe ha avuto due attacchi epilettici, senza parlare di una rissa fra propri membri. Tara Palmeri di Politico, citando fonti dell’UKIP, ha spiegato che Woolfe ha un gonfiore al viso e che passerà la notte in ospedale.

https://twitter.com/tarapalmeri/status/784020114379243520

Woolfe ha 49 anni, è stato eletto al Parlamento Europeo per la prima volta nel 2014 e attualmente è portavoce dell’UKIP sull’immigrazione e gli affari economici. Mercoledì 5 ottobre aveva annunciato la sua intenzione di candidarsi a capo del partito, in seguito alle dimissioni di James, anche se secondo il Guardian ha presentato la sua candidatura in eccessivo ritardo.