Il sito di Warner Bros è stato segnalato per pirateria

Peraltro su segnalazione di un'azienda che lavora proprio per Warner Bros, che ha chiesto per errore a Google di intervenire

Alcune pagine del sito di Warner Brothers (WB), una delle più grandi case cinematografiche del mondo, sono state segnalate a Google perché siano rimosse per violazione del diritto d’autore. La richiesta di rimozione è stata presentata da Vobile, un’azienda che lavora per conto di WB e altri proprietari di copyright per aiutarli a contrastare la pirateria online, segnalando a Google i siti che diffondono illecitamente materiale coperto dal diritto d’autore, come i film da scaricare. Le richieste di rimozione sono centinaia di migliaia ogni mese e, nella grande mole di segnalazioni, evidentemente qualcosa è andato storto portando all’indicazione del sito del produttore cinematografico come diffusore di contenuti piratati.

Una prima segnalazione sbagliata ha interessato il film Il cavaliere oscuro della saga di Batman, uscito nei cinema nel 2008. Vobile ha chiesto che nella pagina dei risultati di Google fossero rimossi i link che portavano non solo al sito ufficiale di Warner Bros, ma anche ad alcuni altri distributori che offrono regolarmente e lecitamente contenuti protetti dal copyright, come Amazon. Un errore analogo è stato compiuto con le pagine di Warner Bros dedicate al film Matrix (1999) e, nei giorni precedenti, era stata segnalata anche la sezione del sito dedicata al film Ho cercato il tuo nome del 2012. Nelle richieste di rimozione sono finite anche alcune pagine di IMDb, il sito che raccoglie le informazioni sul cast e le produzioni dei film, la cui proprietà è di Amazon.

Errori di questo tipo danneggiano in primo luogo la stessa Warner Bros, che rischia di far scomparire dal motore di ricerca più usato di tutti i risultati che portano verso il suo sito, dove a seconda dei paesi ci sono opzioni di vario tipo per avere informazioni sui suoi film e affittarli o comprarli legalmente. Secondo molti osservatori un modo per contrastare la pirateria è proprio quello di rendere facilmente accessibili i contenuti tramite siti legittimi, con prezzi ragionevoli. Gli addetti di Google che rivedono le richieste si sono accorti degli errori di Vobile e non hanno rimosso le pagine, anche se risultano ancora sotto indagine da parte del motore di ricerca per ulteriori verifiche.

Vobile è solo una delle tante aziende che lavorano per conto delle case di produzione, segnalando di continuo siti che diffondono illecitamente copie di film e di programmi televisivi. L’azienda ha finora inoltrato più di 13 milioni di richieste, partecipando alla difficile impresa di tagliare gli accessi ai contenuti che favoriscono la pirateria online.