Gomorra 2: cosa succede nella settima e ottava puntata

Nuovi guai per l'Alleanza, la difficile gestione di una pantera e una vaga sensazione di déjà vu

La settima e l’ottava puntata della seconda stagione di Gomorra, la serie tv ispirata dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano, sono andate in onda martedì su Sky Atlantic. Se le dovete ancora vedere fermatevi qui, che ci sono diversi SPOILER: se invece volete essere sicuri di non aver perso nulla (o cominciare senza sforzi dalla settimana prossima), questo è quello che è successo in queste due puntate. Le prossime andranno in onda martedì prossimo, i riassunti di quelle precedenti, invece, li trovate qui.

La settima puntata
La settima puntata ha come protagonista, apparentemente destinato a ruoli maggiori nella storia, “O’ principe”, grande tagliatore di cocaina, capace di farla rendere tantissimo, e quindi prezioso esponente del “democratico” sistema dell’Alleanza a cui appartiene Ciro. Genny lo ha già avvicinato nelle puntate scorse, e adesso gli spiega meglio come lo stimi e voglia costruire con lui un business segreto per avere un alleato nel momento in cui deciderà di affrontare di nuovo i suoi nemici napoletani. O’ Principe lo avverte che lui si fida solo di se stesso e il patto è fatto, con una stretta di mano: e Genny non si vedrà più per tutte le due puntate.

Anche Ciro ha capito che o’Principe è uno in gamba e cerca di creare con lui maggiori complicità. Però Rosario (“O’ Nano”), l’amico fraterno e complice di Ciro, è diffidente e ingelosito, e mette in guardia Ciro da questa nuova intimità, venendone snobbato. Intanto vediamo don Pietro, dal suo solito rifugio murato, spiegare a Patrizia che bisogna fare ammazzare o’ Principe, per cominciare con lui – così importante – a seminare agitazioni e zizzanie nell’Alleanza. Patrizia ha una crisi di insofferenza per come Don Pietro la tratta, ma rientra tutto rapidamente con nuova fiducia e complicità tra i due: più che altro perché Malamore fa capire a Patrizia che se no don Pietro la fa fuori, e questo aiuta ad appianare.

Poi vediamo perché o’Principe si chiama così: gli piace il lusso e la sua esibizione, ha diverse macchine sportive che mostra fiero alla sua fidanzata nera, a sua volta molto bella e appariscente, a cui come sorpresa ha comprato una pantera, che tiene incatenata sulla terrazza di casa. Il suo amico gli dice che sta esagerando con questa ricchezza esibita e che qualcuno potrebbe prenderla male, e lo convince a vendere qualche macchina e togliere di mezzo la pantera, che viene relegata in un magazzino. Qualcuno però spara sulla vetrina del negozio di estetista della fidanzata, e viene accusato Rosario (ma noi sappiamo che probabilmente è stato don Pietro): così Ciro, per evitare guai peggiori, decide di farlo punire con un pestaggio esemplare. Rosario va da lui gonfio e sanguinante a chiedergli conto, e Ciro lo rimprovera di non avergli obbedito e lo convince a chiedere scusa a o’ Principe, con pubblica umiliazione che o’ Principe accoglie esibendo magnanimità (di cui Rosario approfitta pestando subito con una stecca da biliardo il suo uomo che lo aveva venduto). Pare tutto finito. Se non che intanto o’ Principe si è depresso per la partenza della fidanzata che ha avuto il negozio distrutto (tutta la sua puntata è un po’ una replica di quella di Salvatore Conte, identici meccanismi), e quando va a dar da mangiare alla pantera lo raggiunge Don Pietro coi suoi per farlo fuori. O’ Principe tira fuori dal cappello la rivelazione dell’accordo con suo figlio Genny, Don Pietro effettivamente ci rimane un po’ così, e scopre che quindi Genny non ha rinunciato a Napoli: però a o’ Principe spara in testa lo stesso.

L’ottava puntata
E ora nell’Alleanza sembra succeda quello che vuole don Pietro: tutti contro tutti – “stanno tutti come i pazzi”, spiega Patrizia a don Pietro, il quale tiene un breve speech per cui “la democrazia non funziona” – grandi scambi di accuse, e il sospetto di molti che a uccidere o’ Principe sia stato Rosario. L’unico che la sa lunga è Ciro che ha intuito il piano di Savastano e governa le agitazioni promettendo di scoprire chi ha ammazzato o’ Principe. Intanto manda via Rosario (i due si sono rinnovati amicizia e fedeltà, Rosario aveva detto a sua moglie, parlando di Ciro, “S’avess’a scegliere fra te e isso, sceglierei sempre isso”) che non si capisce bene perché dovrebbe essere al sicuro su una spiaggia laziale con sua moglie e sua figlia, e infatti dopo un’estenuante attesa arriva il telefonatissimo momento in cui sbucano due e lo ammazzano, davanti alla bambina. La notizia sconvolge Ciro, che discute piani di vendetta e ammazzamenti davanti a sua figlia che disegna coi pennarelli (le ha appena spiegato che “hann’accis’a zio Rosario”).

O’ Trak, l’ex amico di Genny passato all’Alleanza, dice ai suoi che è il momento della guerra e che l’Alleanza è rotta. Un’altra sequenza inutilmente lunga ci mostra Ciro che mobilita becchini e operai per far traslocare di notte un morto dalla sua tomba, perché proprio quella tomba lì gli piace per Rosario. Però già che c’è ci butta dentro e tortura uno aveva collaborato all’ammazzamento di o’ Principe, e si fa confessare com’è andata. Poi convoca – sempre in ‘sto cimitero – tutti i membri dell’Alleanza e spiega loro la storia e anche che o’ Principe era in affari con Genny, e che quindi il povero Rosario faceva bene a diffidarne. E ora, dice, o rimaniamo calmi e alleati, o ci distruggiamo tra di noi (e questa cominciamo ad avere l’impressione di averla già sentita, e che non durerà più di un’altra mezza puntata). Poi dev’essere il giorno dell’anno in cui Ciro non è spietato, e quindi grazia quello buttato nella fossa, che tiene famiglia (“va’ via, prima che ci ripensi”).
Seguono funerale di Rosario ripreso dall’alto, Ciro che si allontana dal cimitero, e che poi porta in spiaggia la figlia, per dirle che lì è dove “è morta mamma tua”. Trascurando i dettagli sulla dinamica.