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  • Domenica 20 settembre 2015

Syriza ha vinto in Grecia, di nuovo

I risultati delle elezioni di domenica somigliano molto a quelli delle elezioni di gennaio: Syriza ha ottenuto circa il 35 per cento dei voti e rifarà la coalizione coi Greci Indipendenti

Syriza, il partito di Alexis Tsipras, primo ministro uscente, ha vinto le elezioni anticipate di domenica 20 settembre in Grecia con il 35,5 per cento dei voti (lo scrutinio è arrivato al 99,5 per cento). Ha quindi ottenuto una maggioranza relativa con 145 seggi al parlamento di Atene: Tsipras ha già annunciato che formerà nuovamente un governo con i Greci indipendenti di Anel, che hanno superato di poco la soglia di sbarramento (3.69 per cento, pari a 10 seggi). Nel pomeriggio di oggi, lunedì 21 settembre, Tsipras presterà giuramento e il presidente Prokopis Pavlopoulos gli darà il mandato di formare un nuovo esecutivo che dovrebbe essere annunciato domani. Syriza e Anel insieme avranno una maggioranza di 155 seggi su 300.

Grecia

Il secondo partito è stato Nuova Democrazia, staccato di oltre sette punti percentuali e fermo al 28,9 per cento. Alba Dorata, partito di estrema destra, è terzo con il 6,99 per cento. I socialisti del Pasok, che era il più importante partito greco solo pochi anni fa, sono al 6,28, i comunisti del KKE hanno raggiunto il 5,55 e To Potami, partito liberale fondato nel 2014 dal giornalista televisivo Stauros Theodōrakīs, è al 4,09 per cento. Unità Popolare, formazione di estrema sinistra nata poche settimane fa dalla scissione di 25 deputati da Syriza, non ha superato lo sbarramento del 3 per cento e quindi non sarà rappresentata in parlamento. Una novità nei risultati di domenica è l’Unione dei Centristi, partito moderato fondato nel 1992 che non aveva mai ottenuto seggi in Parlamento e che ha invece ottenuto il 3,43 per cento. L’affluenza è stata molto bassa, intorno al 56 per cento, ed è la più bassa nella storia delle elezioni politiche in Grecia.

Greek_elections_abstention_rates

Tutti i risultati si sono conservati molto vicini a quelli di gennaio, quando Syriza aveva ottenuto il 36,3 per cento, pari a 149 seggi (e distanti, invece, dagli ultimi sondaggi che circolavano e che davano i due principali partiti quasi alla pari). Tsipras – che si era dimesso e aveva chiesto elezioni anticipate dopo aver condotto lunghi e complicati negoziati con i creditori internazionali e aver concluso un accordo molto contestato da un pezzo del suo partito – ha quindi ottenuto una conferma elettorale. Ha anche ottenuto l’esclusione dal suo partito e dal Parlamento dei suoi contestatori, che non avevano né appoggiato né votato l’accordo con l’Unione Europa, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale per ricevere nuovi aiuti economici in cambio di riforme particolarmente severe, ma necessarie al paese per non andare in bancarotta.

Nella serata di ieri Tsipras ha parlato ai suoi sostenitori ad Atene dicendo «Mi sento vendicato da questo risultato», e confermando che i greci gli hanno dato un mandato per «continuare a combattere dentro e fuori il paese». Ha anche fatto riferimento a un «mandato cristallino» per ripulire il sistema dalla «volgarità e dalla corruzione». E ancora: «Questa vittoria appartiene al popolo e di chi sogna un domani migliore che raggiungeremo attraverso un duro lavoro». Alla fine del suo discorso è stato raggiunto dall’alleato dei Greci Indipendenti Panos Kammenos. Diversi leader europei si sono congratulati con Tsipras, compreso il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, che si è congratulato e ha ricordato che il nuovo governo deve mantenere gli impegni presi.