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  • Giovedì 5 febbraio 2015

400 bambini liberati dallo sfruttamento in India

Hanno tra i 4 e i 12 anni ed erano impiegati in fabbriche di scarpe e monili dove lavoravano fino a 18 ore al giorno

Due bambini sul treno che li riporterà alle loro famiglie, in partenza dalla stazione di Secunderabad, nello stato di Telangana, 5 febbraio 2015
(NOAH SEELAM/AFP/Getty Images)
Due bambini sul treno che li riporterà alle loro famiglie, in partenza dalla stazione di Secunderabad, nello stato di Telangana, 5 febbraio 2015 (NOAH SEELAM/AFP/Getty Images)

Negli ultimi dieci giorni la polizia di Secunderabad, nello stato indiano di Telangana, ha liberato circa 400 bambini che erano impiegati illegalmente in fabbriche di scarpe e monili nel quartiere vecchio della città. I bambini provengono dagli stati settentrionali di Bihar, Uttar Pradesh e Bengala Occidentale, che sono tra i più poveri dell’India e si trovano a centinaia di chilometri di distanza. Al momento sono stati identificati 282 bambini, e circa un centinaio è stato accompagnato sul treno espresso diretto a Patna, nel Bihar, dove dopo oltre un giorno di viaggio saranno tornati a casa. A loro si aggiungono altri 82 bambini partiti martedì.

La polizia ha detto che i ragazzini che lavoravano nelle fabbriche di scarpe erano pagati dalle 50 alle 80 rupie al giorno (corrispondenti a 0,7 centesimi di euro e 1,13 euro) e che una giornata di lavoro poteva durare fino a 18 ore. I bambini hanno tra i 4 e i 12 anni, provengono soprattutto dal Bihar e lavoravano a Secunderabad da qualche mese. Il vicecommissario ha anche spiegato che i proprietari delle fabbriche avrebbero pagato una somma in anticipo alle famiglie: «poi i bambini sono stati portati in città e impiegati nelle fabbriche. È un lavoro pericoloso, sono stati esposti a sostanze chimiche. Li facevano lavorare 14 ore al giorno».

Il lungo viaggio da Secunderabad a Patna:

patna